Gli incentivi della misura “Resto al Sud” per i progetti imprenditoriali di giovani under 35, sono stati rafforzati in sede di conversione in legge del decreto mezzogiorno estendendoli anche all’accoglienza ed al turismo.Rimane purtroppo il limite dell’età a 35 anni, cosa che non tiene conto della pesante disoccupazione che è figlia della crisi di questi ultimi anni e chre ha portato laureati e professionisti ad arrangiarsi con lavoretti saltuari. Oggi che arriva una misura strutturali, tutta questa enorme platea, che arriva fino a 45 anni, ne è fuori.
Ecco le novità introdotte
Resto al Sud: 1,25 miliardi di euro
Sono incentivati i progetti imprenditoriali presentati da giovani dai 18 ai 35 anni residenti nelle Regioni del Sud o che trasferiscono la residenza al Sud entro 60 giorni dalla presentazione della domanda (120 giorni se residenti all’estero). Ogni progetto imprenditoriale può ottenere fino a 50mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti costituiti in società o cooperative, l’importo del finanziamento è pari a 50 mila euro per ogni socio fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro. Il 35% consiste in un contributo a fondo perduto e il 65% in un prestito a tasso zero da rimborsare in otto anni.
Tra le agevolazioni della misura “Resto al Sud” è inclusa la valorizzazione di aree e immobili abbandonati avviata da giovani dai 18 ai 40 anni. I progetti possono riguardare anche le singole unità immobiliari, che devono essere destinate ad iniziative agricole, artigianali, commerciali e turistiche. Oltre alle attività turistico-ricettive, sono finanziabili anche i servizi turistici.
I progetti possono prevedere cambi di destinazione d’uso e consumo di suolonon edificato, purchè conformi alle procedure di legge sugli strumenti urbanistici.
I progetti saranno valutati da Invitalia. Ciascuna Regione, nell’ambito delle proprie risorse disponibili, può inoltre elaborare una graduatoria per finanziare gli eventuali progetti imprenditoriali approvati ma rimasti esclusi dal finanziamento a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili.
Dal momento in cui accetta il finanziamento al termine del rimborso, il beneficiario non deve risultare titolare di un contratto a tempo indeterminato nè titolare di una attività di impresa.