Si chiama agricoltura di precisione ed è l’agricoltura del futuro , tutta incentrata sull’uso razionale delle risorse, sul principio del risparmio idrico ed energetico e su una logistica che evita sprechi di qualsiasi genere; il tutto insieme ad un processo di innovazione e di ricerca di tecniche, sistemi., cultivar, processi di miglioramento genetico che mettono il settore in grado di fare meglio e di competere con le eccellenze europee.
Degli esempi ci sono in Italia e in Basilicata, ma sono mosche rare, che hanno iniziato introducendo le tecniche olandesi di coltivazione dei fiori o dei pomodori o di qualsiasi altro ortaggio: una gestione computerizzata di ogni fase di crescita delle piante . Ora il processo va al di là e tende a usare nuovi strumenti, compresi i droni per capire lo stato dei terreni e le differenze fra un filare e l’altro, in modo da girare lo sterzo quel tanto che basta per rimettere quotidianamente in riga il processo produttivo. ma sono sopratutto i computer che si stanno facendo largo tra i campi: oggi gli agricoltori hanno bisogno di sapere esattamente lo stato di salute di ogni pianta, se necessita di acqua, fertilizzanti o agrofarmaci. Perfino qual è il momento migliore per la raccolta. Per prendere queste decisioni hanno bisogn o di raccogliere dati sul campo e di avere strumenti adatti per processarli”. E questo non riguarda solo l’agricoltura , ma anche la zootecnia dove si possono avere prodotti piu’ sicuri e sopratutto prodotti tracciabili sin dall’origine.
Ad oggi circa l’1% della superficie agricola coltivata in Italia vede l’impiego di mezzi e tecnologie di agricoltura di precisione. L’obiettivo di governo è arrivare al 10% entro il 2021, con lo sviluppo di applicazioni sempre più adatte alle produzioni agricole nazionali. Per farlo è necessario costruire un piano di azioni coordinato di cui queste “Linee guida” sono la premessa fondamentale.
Non solo, si tracciano anche gli strumenti nazionali e regionali per il finanzi
amento di queste pratiche innovative. In particolare l’inserimento dell’Agricoltura di precisione nel disciplinare nazionale della Produzione integrata e un quadro chiaro dei Programmi di sviluppo rurale regionali interessati.
Con questa premessa, di cos’è l’agricoltura di precisione, la notizia è che il Comitato delle regioni ha dato ieri il via libera al decreto con la richiesta di inserire tra i contributi regionali all’agricoltura di precisione anche alcune misure del piano di sviluppo rurale adottate dal Lazio, che hanno come obiettivo il trasferimento dei processi innovativi dal mondo della ricerca al mondo agricolo e forestale, considerando che- dicono le Regioni- l’elemento dell’innovazione (di processo o di prodotto) è senza dubbio la principale condizione di ammissibilità da soddisfare per accedere ai finanziamenti delle misure in oggetto.