PER P&P, UNA DOMENICA BESTIALE

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Se non ci fosse la esigenza di interrompere l’utilizzazione elettorale da parte dei consiglieri penta stellati  di quell’episodio che ha riguardato la votazione in consiglio , il presidente Mollica potrebbe dormire sogni d’oro da qui alla fine della legislatura, stante l’impossibilità di trovare un accordo su chi debba prenderne il posto. Ma , proprio la risonanza di quell’incidente  obbliga, lunedì, a trovare una soluzione  e per Mario Polese la strada è tutta in salita . La posizione di alcuni consiglieri del Pd ha superato ormai i livelli di una polemica interna ed è diventato un caso politico: ritengono che si debba ridiscutere il tutto, alla luce di quello che è successo, e soprattutto di quello che deve accadere. Perché è evidente che per qualcuno c’è il timore di rimanere a piedi già da Novembre , sia che la coalizione di centrosinistra ce la faccia, sia soprattutto se essa si gioca i soli posti della minoranza. Nell’uno e nell’altro caso ci vogliono un sacco di voti personali per entrare in consiglio regionale e tutti partono dall’ormai ovvia considerazione che chi ne portava mille oggi ne può contare 300 o quattrocento, ove gli vada bene. Per cui i consiglieri uscenti, che appartengono ai partiti preesistenti sono un po’ come gli azionisti del Banco veneto che si trovano con una miseria di consensi in mano. L’unica speranza sarebbe una class action che riproponga il loro diritto a governare, come forze che hanno fatto qualcosa e che hanno idee su come risanare la baracca. Ma, divisi e delusi, non sono in grado di organizzare una presenza  e cercano scorciatoie per incassare qualcosa.  Nel frattempo chi ha la responsabilità di guidare una coalizione, dal punto di vista istituzionale e da quello dei partiti, ha il compito di non vedersi mettere la leadership sotto i piedi, perché uno sbaglio fatto si ripercuoterebbe inevitabilmente su di loro, diventando pretesto per veti alle persone, quando la questione di chi deve guidare lo schieramento alle elezioni verrà a riproporsi. Ecco perchè da più parti si avanza la preoccupazione che non mantenendo i patti fra partiti, la cosa possa diventare un motivo serio di divisioni ulteriori, le cui conseguenze sarebbero ben più pesanti. Rimane il fatto che Lacorazza e Santarsiero non sono dei quisque de populo e che il loro apporto elettorale  al Pd non è proprio ininfluente. Questo a prescindere dalle motivazioni politiche che avanzano e che possono avere una qualche validità se viste alla luce del prossimo confronto elettorale. Da qui la difficoltà di Mario Polese, mantenere insieme il Pd e mantenere il Pd insieme a quella parte di coalizione che ha svolto diligentemente i propri compiti e che merita di essere rispettata.  Rocco Rosa

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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