La citazione in delibera di un parere espresso dalla competente commissione nella scorsa legislatura, ha determinato, da parte della quarta commissione, presidente Zullino, la richiesta di revoca della delibera stessa, potendo costituire, quel richiamo, motivo di contenzioso o di nullità del deliberato stesso.
Ad avviso della Commissione – ha continuato Zullino- si creerebbe una disparità di trattamento e verrebbe lesa la sana concorrenza che richiede la conoscenza preventiva da parte di tutte le strutture accreditate delle regole fissate a monte”.
“Il secondo punto del parere –sottolinea il Presidente della quarta Commissione- chiedeva di sommare le due voci relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera in linea con il decreto legge 95/2012, ma nella delibera si evince il contrario. Al punto tre –specifica ancora Zullino- si autorizzano le aziende sanitarie a contrattualizzare con le strutture private accreditate eventuali ed ulteriori branche specialistiche ambulatoriali già accreditate ma non ancora contrattualizzate, secondo un generico criterio basato sulla rilevanza di elevati tempi di attesa ed a libera scelta dei rispettivi direttore aziendali e non, invece, utilizzando il criterio più generico di permettere a tutte le strutture accreditate la possibilità di contrattualizzare tutte le branche già accreditate. In più –ha evidenziato Zullino- vi è da discutere la possibilità di eliminazione dei tetti di spesa nella mobilità attiva e rivedere la scelta di inserire in questa delibera la medicina dello sport che non rientra tra le discipline della medicina d’urgenza”.
“Ultimo punto non meno importante – ha rilevato il Presidente- è comprendere esattamente la destinazione reale e concreta dei tetti stanziati per l’assistenza ospedaliera, in particolare, la ex Clinica Luccioni”.
“Per questi motivi –ha sottolineato Zullino- la Commissione ha ritenuto ad unanimità dei presenti di chiedere tanto all’assessore alle politiche della persona, Rocco Leone, quanto ai componenti della giunta regionale di ritirare in autotutela la delibera per evitare che la Regione venga esposta ad eventuali azioni di terzi”.