All’angolo della vita
Non rimane che l’altura / il rispetto
intenso di una cultura / di un pensiero
delicato / tante volte speso nel
tempo che si è sprecato / non foss’altro
che un soave mestiere / nell’attesa stando
nell’ozio ingrato del saper conservare
l’angolo che tiene stretto
la mia vita / intreccia pensieri saldi a punta
di matita / sembra essere una distanza
mai colma / col canto dell’indomito gallo
mai che dorma / il tuo fiato ancora
si accalora / nel darmi, quel che chiami sollievo ora
non sarà che si perda per
le strade / denigrare l’amore
sacro di una madre / a tutto può essere
di contagio l’offesa / il richiamo mal
consumato di una pretesa /
ai tuoi occhi l’offerta si fa
breve / una promessa col soffice peso della neve
e si sta all’angolo della vita / a volte impalpabile
fin tanto che in gola si beve la fatica / forse
sarà con il bussare al sacro tempio / che prende la paura dello
scempio / o il nostro tiepido andare / senza sapere se il
destino è un giorno da consumare
se volessi dir del mio
ho perso il tanto che avevo
una notte di un ottobre nero
confidando nella somma delle cose
quando sobrie sembrano le attese
dell’amor che si perde, dell’amor che mai da sollievo