ANTEPRIMA GP MONACO: TUTTE LE NEWS, TUTTI I DATI

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Marco Di Geronimo

Marco Di Geronimo

Già da oggi comincia il weekend più atteso dell’anno per la Formula 1. Stiamo parlando del Gran premio di Monaco, che si corre ancora per le strade della cittadina rivierasca sotto lo sguardo di Sua Maestà il Principe Alberto, e che quest’anno sarà lo snodo per l’evoluzione della stagione.

A contendersi la testa della classifica ci sono Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A fare da terzo incomodo, Valtterri Bottas con una vittoria all’attivo. Kimi Raikkonen è chiamato a scegliere tra trasformarsi in scudiero e ritornare davanti per contendersi l’iride. La classifica piloti è cortissima e adesso Vettel conduce a 104 lunghezze con soli 6 punti di vantaggio da Hamilton. Il quale, vincendo, si impossesserebbe della vetta. La Mercedes invece guida tra i costruttori.

La corsa storica che si correrà per le stradine del Principato sarà la 75^ della Storia. Il primo a essere disputato si corse nel 1929 e poi la corsa monegasca, dopo essere apparsa nella prima stagione di F1 nel 1950, vi è entrata in pianta stabile dal 1955.

La pista è famosa per le curve lente, la mancanza di rettilinei e l’impegno che i piloti devono profondere per tutti i 78 giri che comporranno il GP. È la gara più corta della F1 (soltanto 260 km) ma sembra la più lunga: spesso si conclude sul filo del rasoio delle due ore perché si tratta del circuito più lento e difficile di tutto il calendario.

Red Bull a MonacoIn poco più di 3,3 km infatti si contano 19 curve, 11 a destra e 8 a sinistra. Si raggiungono 3.9 G alla Curva 3, cioè la Massenet. Nonostante si tratti di un circuito impegnativo per i piloti (Hans Ruesch, l’unico corridore scrittore della storia, scriveva che non c’è attimo di respiro a Monaco), il degrado delle gomme è basso a causa dell’asfalto stradale e nemmeno i freni sono molto sollecitati da un tracciato in cui la velocità media rimane sempre bassa (e anche quella di punta non raggiunge che i 294 km/h sotto il Tunnel).

A patire davvero lo stress è invece il cambio, che registra 54 cambi-marcia ogni giro (dati aggiornati al 2016). Il vero problema è che le curve azzoppano le accelerazioni e quindi i piloti devono spesso cambiare marcia e sono costretti allo stress mentale di approcciare ogni momento una curva diversa. Non c’è un rettilineo abbastanza lungo per potersi rilassare e anzi, a voler essere sinceri, non c’è affatto un rettilineo nel senso tradizionale del termine. Al punto che si è deciso di attivare un’unica zona DRS. E proprio per questi problemi congeniti, si tratta anche della corsa con meno sorpassi in calendario.

La Pirelli ha portato le tre mescole più morbide del suo carnet ma probabilmente la Soft (la gomma gialla, che in questo weekend fa le parti della più dura) non verrà proprio usata. Il consumo di pneumatici è così basso sulle stradine della Riviera che la Casa della P ha preventivato un’unica sosta per passare dalle UltraSoft alle SuperSoft. Un dato che ci viene confermato implicitamente dall’ultima gara in Spagna, in cui Hamilton ha corso metà gara sulle Soft.

Per la prima volta da tempo il GP di Monaco sarà visibile anche in chiaro sui canali RAI, che trasmetteranno le prove libere (su Rai Sport, canale 57: oggi, giovedì, alle 10 e alle 14; sabato alle 11), le qualifiche (su Rai 2, sabato alle 14) e la gara (su Rai 1, domenica alle 14). Ovviamente i clienti di Sky potranno sintonizzarsi, per ciascuno di questi eventi, su Sky Sport F1 HD, canale 206.

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Sull' Autore

Direi di scrivere soltanto questo: "Potentino, classe 1997. Mi sono laureato in giurisprudenza a Pisa".

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