E’ vero, il virus vaga alla ricerca di ospitalità umana e si muove con tutti i mezzi , a piedi con l’uomo, oppure in treno ,in aereo, per nave, per raggiungerne altri della specie umana.
E quando non viaggia, perché si riposa, aspetta l’uomo al varco, si nasconde dappertutto: sui tavoli, nei ristoranti, nelle toilette, sugli poggiamani dei mezzi pubblici e privati, insomma, dappertutto. Per di più, al contrario di molti uomini, non è classista, non è selettivo, non soffre di razzismo, ha solo una grande e unica considerazione della razza umana cui si è affeziona in maniera democratica.
Albano di Lucania
C’è un posto sulla terra, la Basilicata, che ha molte criticità: dissesti idrogeologici, movimenti tellurici, opere d’ingegneria civile e stradali, in particolare, instabili, che fanno di questa regione un territorio insidioso e vulnerabile.
Inaspettatamente e nella rassegnazione generale, con l’arrivo dall’oriente del Covid-19, che per la sua pericolosita’, ci fa ricordare Attila, il Re degli Unni, sorprende tutti: si e’ reso luogo inospitale come se aspettasse da tempo il suo arrivo.
Ha ingaggiare un braccio di ferro: che gli darà gran filo da torcere per il vuoto che gli ha creato intorno.
Da alcuni anni ha ridotto la sua popolazione; è scarsa e per di più è rarefatta in ben 131 comuni, per raggiungere i quali bisogna passare spesso per boschi , superare montagne, attraversare fiumi e ruscelli , toccare sparsi casolari di campagna o percorrere tortuosi tornanti in salita: Insomma una faticaccia per l’uomo che involontariamente possa contagiare un altro.
Anzi
L’unico luogo dove avrebbe trovato tanta ospitalità, con poco sforzo, sarebbe stato via Pretoria, ma i potentini, lungimiranti, l’hanno svuotata con molti anni d’anticipo. E se Matera rimaneva l’unica città davvero interessante per visitare il Sasso Caveoso o Barisano, via Duni o via Ridola, e trovare allo stesso tempo ospitalità presso le famiglie o tra i tanti turisti di passaggio, anche qui il pericoloso virus non è stato fortunato, perché proprio quando ha deciso il suo viaggio, la capitale della cultura 2019 aveva appena passato il testimone alla città di Parma sbaraccando tutto, per ristabilire i ritmi lenti del passato. E così, i lucani, da veri combattenti, gli stanno dando seri grattacapi per la sua proliferazione. Finalmente una catastrofe naturale per cui abbiamo preso, tra i primi in Italia, tutte le contromisure anzitempo ed efficaci.