ELECTION DAY: TUTTI GIU’ PER TERRA?

Chi voleva azzerare tutto , sia in un campo sia in quello avverso della politica regionale, può darsi che venga accontentato. Lo slittamento di una settimana della decisione riguardante l’election day, non ha scoingiurato il rischio di accorpare alle europee anche le regionali di Basilicata, Tutto dipenderà da Salvini, se si convince a pagare pegno in Sardegna senza pretendere di rimettere in discussione tutto. Altrimenti anche la Basilicata diventa una regione contendibile in una tornata elettorale dove c’è di tutto e che, per ciò stesso, moltiplica e diversifica le occasioni per ciascun partito.  Se non c’è accordo, il Governo la prossima settimana varerà l’Election Day, cioè l’accorpamento delle elezioni europee con quelle regionali e locali, ricadenti in questo primo semestre del 2024, Basilicata compresa e Potenza compresa. E’ una situazione che toglierebbe le castagne dal fuoco a più di qualcuno, a livello locale e nazionale. Alla Meloni e Salvini per il  braccio di ferro irrisolto che si sta verificando in Sardegna, alla Schlein ed a Conte per la situazione che si è verificata in Basilicata dove una candidatura è apparsa indigesta ai cinquestelle e gradita al Pd. Allo stesso Bardi che , nel timore di essere stritolato da un accordo in extremis sulla sua pelle, preferisce  allungare l’orizzonte della resa dei conti alle europee, in maniera tale che la trattativa tenga conto delle sue giuste aspirazioni politiche istituzionali. Per quanto riguarda l’opposizione, l’altro Ieri c’è stato l’ultimo confronto tra il centrosinistra ,al quale era presente anche Pittella . Le posizioni non sono cambiate di una  virgola nonostante molti avessero concordato a parole con la soluzione proposta da Europa verde e segnatamente da Mussuto, per il quale si sarebbe dovuta abbassare la soglia di gradimento del candidato al 70 per cento , rinviando i primi due che non avessero superato quella soglia ad un confronto diretto sulle primarie. Tutti d’accordo solo che anziché le primarie qualcuno ha parlato di un generico ballottaggio all’interno dei partiti del campo largo, dimenticando che così facendo si torna alla casella di partenza, cioè di un comitato che non riesce a decidere. Con il risultato di sfasciare tutto un’altra volta.  Comunque sia , se passa l’election dayi la questione è superata e converrà riporre le spade nei foderi e ripartire con pazienza daccapo. E’ evidente che, in quest’ultimo caso,  per il centrosinistra lucano, il gioco cambia e, su base locale, molto dipenderà da che cosa si decide a livello nazionale, quali alleanze, chi va con chi, con la conseguenza che a valle discenderanno decisioni destinate a mantenere solida e unita la coalizione, in un interesse più globale che va oltre le convenienze dei singoli esponenti locali dei partiti. E gli errori fatti in questa falsa partenza, possono servire da esperienza per quello che sarà il secondo tempo della competizione regionale.Rocco Rosa