Finisce con una rete per parte una gara molto godibile ben giocata dal Picerno e
soprattutto dalla Juventus che impressiona e non poco per come sta in campo. Se non
l’avessimo vista dal vivo contro il Picerno, non avremmo avuto l’esatta idea della forza
tecnica, fisica e tattica della Juventus Next Gen. Che inanella contro i lucani il suo nono
risultato utile consecutivo. Coinciso con l’arrivo alla guida dei bianconeri di Massimo
Brambilla al posto di Paolo Montero. Come hanno fatto a Foggia a liberarsi di questo
signor allenatore resterà un mistero insoluto. Anche contro la formazione di Tomei la
Juve ha confermato di essere la squadra più in forma del momento. E spieghiamo subito
perché. In campo va una squadra con dieci under e un solo giocatore esperto, il
trentaseienne Simone Guerra punto di riferimento dei compagni per la sua grande
esperienza. E nessuno si accorge di questa situazione in campo perché i bianconeri
giocano con una tale autorevolezza e padronanza del campo che sembra più un team di
tanti giocatori esperti. Pronti via e Juve si posiziona con 7/8 giocatori nella metà campo
del Picerno per contrastare la costruzione del gioco attraverso un pressing spietato che
qualche problema crea al Picerno. Juve molto compatta capace di recuperare diversi
palloni e a ribaltare subito l’azione. Linea difensiva a quattro in fase di possesso che
aumenta di un’altra unità quando la Juve si deve difendere. Grandi doti tecniche, oltre
che fisicità impressionante nella coppia centrale difensiva composta da Gil e Citi e dal
continuo movimento a fisarmonica dei due esterni Mulazzi e Turicchia. Juve padrona
del campo che rischia solo nella prima azione del Picerno dopo il calcio d’inizio che
mette Bernardotto nella condizione di battere a rete da pochi passi ma la difesa
bianconera respinge. Scampato il pericolo la squadra di Brambilla trova la
concentrazione giusta e impedisce al Picerno di uscire dalla propria metà campo grazie
ai movimenti continui di Cudrig e del nuovo acquisto Pietrelli che tengono in
apprensione la difesa dei lucani. Ed è proprio Pietrelli che diventa assoluto protagonista
al minuto nove: parte da destra, si libera in dribbling di Guerra e segna in diagonale un
gran gol per il vantaggio meritato della Juve. Il Picerno cerca di reagire ma trova un
muro davanti a sè e fa fatica ad arrivare dalle parti del portiere dei piemontesi. Non si
scoraggia e trova Volpicelli che direttamente da angolo saggia la reattività dell’estremo
difensore Daffara che respinge il tiro. Gli sforzi della squadra di Tomei sono premiati
alla mezzora dal gol del pareggio. Petito duetta con Guerra e approfitta della
distrazione di Mulazzi per entrare in area e servire il liberissimo Energe che da pochi
passi non ha difficoltà a gonfiare la rete. Insiste il Picerno con una bella conclusione a
volo da fuori area di Volpicelli che trova pronto Daffara alla respinta. Il finale di tempo è
tutto di marca Juve che in tre occasioni va molto vicina al nuovo vantaggio. Simone
Guerra si fa trovare smarcato in area per un tiro a colpo sicuro che Manetta mette in
angolo salvando Summa. Sull’angolo di Macca colpo di testa di Pitrelli e sulla linea salva
Nicoletti. Picerno in difficoltà e ancora Pietrelli va al tiro costringendo Summa a deviare
a fatica in angolo. La Juve avrebbe meritato di chiudere il primo tempo in vantaggio. La
ripresa inizia come era finito la prima frazione. Dopo due minuti Faticanti batte un
punizione da posizione angolata che Guerra respinge in area con il braccio largo.
L’arbitro accorda il rigore. Sul dischetto Afena Gyan che si fa ipnotizzare da Summa che
respinge. Insisono i bianconeri con un'altra azione molto pericolosa. Sull’angolo di
Macca Gil colpisce il palo e poi ancora tentativo di Turicchiacon Guerra che salva sulla
linea. In difficoltà il Picerno che deve subire le iniziative della Juve aspettando il
momento per farsi pericoloso. Dopo un’occasione sprecata da Turicchia la palla buona
capita a Maselli che all’altezza del dischetto del rigore manda incredibilmente alto. Le
squadre si accontentano del pareggio e non rischiano più. Sia Brambilla che Tomei si
mostrano più che soddisfatti del punto conquistato ma anche della prestazione delle
loro squadre.