I Ruttatori d’odio volume 2

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di ROCCO PESARINI

Facebook è un ambiente (virtuale) strano. Spesso son sufficienti un commento, un post o addirittura un mi piace messo sotto il post “sbagliato” per ingenerare nuovi dissapori ed inimicizie o alimentare vecchi rancori.

E tutto questo si amplifica grazie alla politica o,meglio, alle discussioni e dibattiti politici che vi si scatenano.

L’Italia è e rimarrà ancora a lungo un Paese in perenne guerra civile: fascisti contro comunisti, ex democristiani, europeisti e sovranisti, negazionisti, revisionisti, nostalgici, avanguardisti, leghisti della prima ora o dell’ultimo quarto d’ora, PDini, Grillini e Renziani e via dicendo (chi più ne ha più ne metta).

E con questo “bailamme” simil – ideologico, Facebook è terreno fertilissimo per creare nuovi campi di battaglia dove pochi riescono a non cadere nella tentazione di mostrare il peggio di sé.

In questo scenario, ruolo privilegiato lo rivestono i Ruttatori d’odio, già citati in un articolo contro l’attuale ministro dell’Agricoltura Bellanova.

Ribadisco che i ruttatori d’odio sono abbastanza trasversali (su quale area politica poi ne abbia di più, fatevi la vostra personale opinione).

E’ proprio per questo motivo, proprio perché esistono questi loschi figuri (mediamente gente che, o non ha altri motivi d’esistenza se non quello di sputare veleno su facebook o, peggio, perché assoldato appositamente per lo scopo) sarebbe forse il caso di evitare di scrivere di politica su facebook) che occorre correre ai ripari, sopratutto in periodo delicato come questo in cui il Corona Virus ci ha stravolto la vita, costringendoci a convivere con un quotidiano stato di lutto, paura e preoccupazione.

Si potrebbe evitare di scrivere o pensare alla politica scrivendone su facebook…

Ma sarebbe ingiusto limitarsi in tal senso e, probabilmente, si consentirebbe loro di raggiungere uno degli scopi fondamentali delle loro azioni (evitare che la gente capace di ragionare in maniera sana di politica lo faccia, lasciando il campo a aberrazioni ideologiche di costante e perenne violenza verbale e non solo).

E allora, ora come allora, l’invito è ad isolare questi ruttatori d’odio. Sono facilmente riconoscibili ed isolarli e allontanarli migliora notevolmente la qualità della vita (seppur virtuale).

Ultima annotazione: i ruttatori d’odio si alimentano ed alimentano il veleno che mettono in circolo con le cosiddette fake news (notizie false artificiosamente create proprio per alimentare lo scontro sociale e indirizzare un certo malcontento verso questo piuttosto che verso quel argomento,fazione politica o esponente partitico o della società).

Le forze politiche all’unanimità dovrebbe condannare le fake news. Trovo sbagliato perciò che qualcuno possa difenderne autori e contenuti invocando principi costituzionali che, invece, furono pensati e solennizzati proprio in antitesi a quei valori che spesso muovono la creazione e la diffusione di tali immani cazzate artificiose.

Chi crea fake news alimentando lo scontro sociale o fomentando l’opinione pubblica, merita la galera.

In un Paese realmente civile e democratico, questo punto sarebbe già assodato da tempo.

 

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