I fatti secondo me diranno che questi soldi sono spesi bene. Sono 3,3 milioni che il Consiglio regionale ha stanziato nella legge di modifica al bilancio 2016 e che serviranno a ristorare Trenitalia per i costi dell’entrata in funzione del freccia rossa che da Taranto porta a Roma. E’ la spesa accollatasi dalla regione Basilicata, così come Puglia e Calabria faranno per l’utenza di competenza. Ad accompagnare la posta di bilancio c’è anche un ordine del giorno a firma del consigliere Lacorazza nel quale si invita la Giunta a prendere contatto con i Sindaci di tutti i Comuni che gravitano intorno alle tre fermate lucane del Frecciarossa, e cioè Metaponto, Ferrandina e Potenza. Si tratta ovviamente non di un’opera di divulgazione, ma di un modo operativo per capire come e in che maniera incentivare l’utenza dei paesi a servirsi dell’alta velocità, sia attraverso il sistema pubblico di trasporti , riorganizzato in coincidenza con le fermate, sia attraverso soluzioni diverse. La cosa interessa soprattutto Matera che oggi trova la possibilità di collegarsi con Roma in meno di quattro ore, risultato non raggiungibile con le automobili costretti a rispettare i limiti di velocità. Insomma quello che era oggetto di sfottò e cioè l’insistenza dell’ex Assessore Berlinguer di trovare soluzioni alternative agli attuali collegamenti interregionali, senza per questo dover pensare di rifare la tratta, si è dimostrata una scelta vincente. Lui ha posto un corretto interrogativo a Trenitalia, i tecnici si sono messi al lavoro per capire come e dove recuperare la velocità che si perde tra le montagne lucane, hanno provato prima freccia bianca e poi freccia Rossa, hanno alzato un po’ il costo del servizio per vedersi ristorati e alla fine hanno detto :si, si può fare. Oggi tutti si ritagliano un pezzettino di questo successo, anche magari chi lo ha accusato pubblicamente di vendere il libro dei sogni. Per piacere invitatelo il giorno 11 dicembre. Se non ci sono soldi, lo ospito a casa mia. R.R.