Che cosa hanno messo in mostra, fino a questo momento, i campionati europei che sono giunti ai quarti di finale? Che, con poche eccezioni di cui parleremo dopo, il livello qualitativo e del gioco espresso non è stato molto elevato. Delle formazioni indicate alla vigilia come sicure protagoniste, solo Germania, Francia e Belgio hanno mantenuto le premesse e le promesse iniziali. A loro, in quanto a blasone e tradizione, si è aggiunta l’Italia che si può definire senza ombra di dubbio la vera sorpresa in positivo di questo torneo, pur non godendo alla vigilia di una certa dose di credito. I flop clamorosi sono stati quelli dell’Inghilterra, della Croazia e ovviamente della Spagna. Mentre a sorpresa sono arrivate ai quarti il Galles, la Polonia e la novità Islanda che, come succede in ogni competizione di un certo livello come europei e mondiali, si è guadagnata il ruolo di outsider. Gli islandesi rappresentano un paese di 330 mila anime delle quali il 10 per cento non ha voluto far mancare il suo supporto ai propri beniamini invadendo in pratica la Francia. Squadra soprattutto fisica ed anche ben messa in campo dal tecnico Lagerback, l’Islanda fonda la sua forza sull’esperienza di diversi suoi calciatori che giocano in giro per l’Europa del Nord ed ha moltiplicato le sue energie spinta dall’entusiasmo dilagante dei suoi tifosi. Nel girone F gli islandesi hanno chiuso imbattuti al secondo posto dopo due pareggi e una vittoria. Di rilievo, per come è arrivata, la vittoria ottenuta contro l’armata brancaleone rappresentata dall’Inghilterra che pure era passata in vantaggio. Facendosi rimontare e superare dalla reazione tutta cuore dell’Islanda che poi con molta attenzione è riuscita anche a mantenere fino alla fine il vantaggio. E per gli inglesi l’ennesima delusione che deve far porre qualche interrogativo a chi governa il calcio inglese. RoyHodgson non si è mostrato all’altezza del compito perché non è stato in grado di dare identità alla squadra, il gioco è latitato ed anche quegli elementi dotati di buone qualità si sono persi nell’anonimato. Del resto ci sarà pure un motivo per cui in Inghilterra si stanno affidando sempre di più a tecnici stranieri. Discorso più o meno simile tocca fare per la Spagna che già aveva dato segnali di cedimenti strutturali notevoli nel mondiale in Brasile. E anche Del Bosque non si è dimostrato all’altezza del compitoperché da quel fallimento avrebbe dovuto partire per rifondare una squadra con la pancia piena che veniva da un titolo mondiale e da due europei consecutivi. Possibile che un torneo cosi importante come la Liga non sia in grado di esprimere 23 giocatori di livello medio alto per ben figurare agli Europei? Sicuramente ci sono ma evidentemente non hanno meritato, stranamente, la fiducia dell’allenatore. Con il risultato deprimente di fallire miseramente in due competizioni consecutive. Anche la Croazia , che dopo la vittoria sulla Spagna sembrava dovesse fare sfracelli, si è fermata sul più bello nell’ottavo con il Portogallo: in 90 minuti né i coati, né i portoghesi hanno tirato una sola volta nella porta avversaria. E allora come si spiega che una squadra come la Croazia imbottita di grandi giocatori che fanno la fortuna di molti top club europei, non sia riuscita a fare valere il suo immenso bagaglio tecnico? Crediamo che anche qui sia una questione di manico. A mantenere su il morale del Regno Unito, unito chissà per quanto tempo ancora dopo la Brexit, ci ha pensato il Galles che grazie alle coesione del gruppo e alla classe di Bale, per la prima volta nella storia è arrivato ai quarti dove cercherà di rendere dura la vita al Belgio. Mentre sono andate oltre le aspettative l’Irlanda del Nord e l’Eire che sono addirittura arrivate agli ottavi. E con un pizzico di fortuna ha raggiunto i quarti anche la Polonia che ha fatto fuori, dopo i rigori, la Svizzera che avrebbe meritato il successo già nei tempi regolamentari e supplementari.E i polacchi se la possono giocare alla grande con il Portogallo apparso non irresistibile, nonostante Cristiano Ronaldo, solo se il loro bomber principe Lewandoski si sveglierà dal torpore che ha caratterizzato le prime quattro partite. Affrontato a parte l’argomento Italia e la sua esaltante ascesa per i grandi meriti di Conte che farà gongolare ancheAbramovich che lo ha scelto per guidare il Chelsea, qualche valutazione va fatta anche per il Belgio e per la Francia padrona di casa. Il Belgio è forse, in assoluto, l’organico più ricco di fuoriclasse dell’intero Europeo e dopo aver cozzato duramente con l’Italia all’esordio si è ripreso alla grande e nella sua parte di tabellone non dovrebbe incontrare difficoltà eccessive ad arrivare in finale. Qualche difficoltà di troppo sta incontrando anche la Francia di Didier Deschamps che ha dovuto affidarsi alle individualità come Griezman e Pogba per superare la Repubblica di Irlanda. Della Germania abbiamo parlato a parte come avversario dell’Italia: c’è da aggiungere solo che Low, da realista quale è, non stravolge il canovaccio della sua squadra che già di per sé sa già che cosa fare in campo. Ma anche questo è un merito visto che Low ha vinto il mondiale in Brasile nel 2014 umiliando prima i padroni di casa e poi battendo in finale l’Argentina che continua ad avere la maledizione delle finali. Conte contro Low. Sfida affascinante e ricca di spunti nel più bel quarto di finale degli Europei francesi.
ITALIA E GERMANIA, LE MIGLIORI DEL TORNEO
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