LA CASA SULLA COLLINA

0
DOMENICO FRIOLO

DOMENICO FRIOLO

 

LA CASA SULLA COLLINA

Tre mura, tre mura soltanto
un altro era roccia, intorno a noi.
Le porte, le finestre della nostra dimora
non erano mai sbarrate.
Ognuno che giungeva, era il benvenuto.
I muraglioni, come bastioni a terrazzo,
erano il nostro soggiorno,
il cielo azzurro, il nostro ampio soffitto
che donava un senso di libertá immenso.
Nel giardino, il dono di due alberi di fichi:
dolci frutti e deliziosa ombra fresca
nelle torride ore pomeridiane del sud.
Sapevano di ogni qualsiasi rumore,
dialogavamo con le trame del vento,
accarezzavamo con lo sguardo
mare, pianure, monti, per trarne sogni.
Eravamo povera gente, ma felice,
già con un pomodoro in una mano,
da spalmare sulla fetta bruscata…
Bimbi felici di correre a braccia aperte
mimando falchi e rondini in volo.
Oppure, conducendo con un bastoncino,
un vecchio cerchione di bicicletta.
Non c’erano sbarre a quelle porte
non c’erano sbarre alla umile dimora,
ma libertá, quella che arricchiva
di gioia i punti neri della nostra povertà.
Là, dove si erge la casa sulla collina
noi, avevamo libertà, di vivere lieti .

Domenico Friolo

Condividi

Sull' Autore

Domenico Friolo...

Rispondi