LA CGIL DA’ LA SVEGLIA AI LUCANI

0

Una regione che sembrava rassegnata alla ineluttabilità di una politica che  sta allargando il fossato tra ricchi e poveri, portando l’economia , e con essa, la qualità della vita e dei servizi , a due velocità, uno scossone è arrivato dalla grande iniziativa della Cgil di Basilicata con la manifestazione di Potenza, ufficialmente un convegno di approfondimento sull’autonomia differenziata e il premierato con la presenza di costituzionalisti e politici, ma sostanzialmente l’anteprima di una mobilitazione di massa  contro decisioni sciagurate e che mettono in pericolo l’esistenza stessa della nostra regione, come di altre realtà piccole del Mezzogiorno. Mobilitazione che già il segretario regionale della Cgil Mega aveva annunciato esortando il Consiglio a riaprire la vicenda e a cambiare orientamento rispetto all’assenso incautamente dato da Bardi a questa nefasta iniziativa legislativa. Ma a giudicare dall’assenza di tantissimi consiglieri (presenti alcuni della minoranzA ,tra cui Lacorazza, Cifarelli e Bochicchio, oltre al neo Sindaco di Potenza Telesca) c’è da rimanere sconcertati per l’incapacità di annullare le distanze tra partiti rispetto a problemi di rilevanza vitale per la comunità regionale.  Cancellare questa ignominia legislativa è un dovere per i lucani, questo il messaggio forte lanciato ieri a Potenza, e ci sono varie strade da percorrere per raggiungere lo scopo: il ricorso al referendum abrogativo di cui la Cgil si è fatto promotrice e che mira a raccogliere il mezzo milione di firme necessarie per la presentazione e poi il ricorso sul piano costituzionale delle Regioni, con la Basilicata che ha il dovere morale ,etico e politico di aggiungersi alle cinque regioni che già hanno deciso di interessare la Consulta. Il percorso duplice, con luci ed ombre  è stato al centro del convegno, al cui incrocio si è trovato soprattutto il tema dei Lep, che secondo i legislatori dovrebbero precedere ogni nuova delega di materia, ma che certa politica, galvanizzata dai primi risultati legislativi sull’autonomia, tenterà di aggirare o portando ad una quota minima il livello dei servizi essenziali, oppure prendendosi le deleghe che  non comportano trasferimenti di fondi e lasciare che le cose nelle altre materie continuino a funzionare in maniera sbilanciata , come oggi avviene per la emigrazione sanitaria che di fatto trasferisce mezzo miliardo all’anno dalle regioni del Sud a quelle del Nord. Ed è puntuale il riferimento ad una forbice che già è al suo massimo in alcuni settori come il welfare , la cui spesa varia dalle 2400 euro procapite in alcune regioni del Nord contro i 1400 della Basilicata.  Insomma siamo di fronte ad un attacco organizzato, studiato anche nell’iter legislativo in maniera da parare eventuali contraccolpi sul piano costituzionale, portato avanti da menti lucidamene perverse e che mirano a staccare la locomotiva del Nord dal resto del treno. Ecco perché, al di là delle parole, servono i fatti. Serve una mobilitazione di popolo, indipendentemente dal credo politico di ciascuno. Serve una unità di intenti con le altre regioni meridionali e serve soprattutto un discorso nuovo del Sud che non chiede assistenza ma rivendica una ripartenza sulla stessa linea, e non una gara truccata da corridori che partono centinaia di metri più avanti. E se questo non è un diritto costituzionale, ditemi voi! Rocco Rosa

Condividi

Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

Rispondi