Ha perfettamente ragione Fabio Capello quando dice che per la conquista dello scudetto non c’è assolutamente partita tra la Juve e le sue dirette concorrenti. Anche se ovviamente le avversarie della Juve si fanno coraggio ricordando, ad ogni occasione, quanto successo l’anno scorso nella Premier League inglese con la clamorosa vittoria del Leicester di Ranieri sulle formazioni più accreditate della vigilia. E da un lato un po’ di ragione ce l’hanno perché i campionati si vincono sul campo e non nelle previsioni che accompagnano puntualmente il calciomercato. Ma questo lo sanno benissimo alla Juventus che non commetterà l’errore di pensare che le 38 gare del campionato saranno una semplice formalità. E anzi il lavoro che sta portando avanti Allegri è finalizzato a non ripetere il disastroso inizio di torneo che ha caratterizzato lo scorso campionato. Ma nel giudicare l’operato delle società sul mercato, non si può non sottolineare un aspetto molto importante che fa aumentare, se possibile, le previsioni favorevoli ai bianconeri: la Juve ha in pratica fatto al 90 per cento il suo mercato in entrata che sarà concluso, una volta chiusa l’operazione record con il Manchester United per la cessione di Paul Pogba, con l’acquisizione del sostituto del francese. E poi Marotta e Paratici si potranno dedicare con grande calma alle operazioni in uscita per quegli elementi che per un motivo o per altro ambiscono a trovare spazi e minutaggio di gioco che forse alla Juve pensano di non avere. Discorso diverso va fatto per tutte le altre, cosiddette grandi, della serie A che ancora sono, se tutto va bene, a metà dell’opera e sono attraversate da tanti problemi che ne stanno rallentando le operazioni per messe in cantiere per rinforzarsi. Si parte dal Napoli che è forse la società che ha maggiore capacità di spesa dopo la cessione di Higuain alla Juve. E che quindi dovrebbe essere avvantaggiata nel trovare gli elementi giusti che servono a Sarri. Ma De Laurentis, aldilà delle continue offerte che sta facendo arrivare all’Inter e a Icardi attraverso la moglie agente Wanda Nara, sembra che non abbia le idee chiarissime e che navighi a vista per trovare sul mercato uno o due centrocampisti. Visto che da un paio di mesi a questa parte il Napoli è sembrato vicino a chiudere per Zielinski dell’Udinese, per Herrera del Porto, per Pereyra della Juve, per Tolisso del Lione e per altri ancora. Ma a tutt’oggi il Napoli non ha ancora il centrocampista e trova difficoltà elevatissime nel fare breccia nell’Inter per farsi dare Icardi. Il presidente del Napoli ostenta molta tranquillità e sicurezza o forse più esattamente sicumera e le insistenze per Icardi nascondono certamente anche una non celata delusione per la vicenda Higuain e il timore fondato che i tifosi napoletani abbiano capito perfettamente che il presidente abbia fatto poco per trattenere a Napoli il bomber argentino che si è macchiato, nell’immaginario collettivo dei tifosi, di tradimento per essere andato agli acerrimi rivali bianconeri. Ma i tifosi, in buona fede, sono sicuramente incavolati con Higuain perché si rendono conto di avere perso un autentico fuoriclasse del gol e non hanno bisogno delle imbeccate del presidente De Laurentis che sul tasto del tradimento di Higuain ha costruito la sua difesa personale agli occhi dei tifosi. Perché è opinione più che diffusa che il presidente del Napoli non avesse intenzione di continuare il rapporto con Higuain, profondamente ricambiato, e non vedesse l’ora che qualche società gli portasse 90 milioni. Solo che il presidente De Laurentissperava in cuor suo che questa società non fosse la Juve. Non perché i soldi bianconeri valessero meno degli altri, ma solo perché se Higuain fosse andato all’estero, il presidente De Laurentis avrebbe fatto un figurone con i tifosi. Con i mal di pancia di Mancini e di Icardi, non è tranquilla nemmeno l’Inter che comunque ha bisogno di poco, dopo il probabile arrivo di Candreva, di mettersi nelle condizioni di puntare al secondo e terzo posto. Al quale ambisce anche la Roma che, pur dovendo prima cedere qualche elemento in esubero, ha necessità di un paio di innesti in difesi per essere davvero competitiva. Al palo, drammaticamente per i tifosi, è il Milan che ancora non sa se verrà ceduta ai cinesi o dovrà continuare con Berlusconi. In tutto questo anche un tipo tranquillo come Montella sta perdendo la pazienza.
LA JUVENTUS E LE RIVALI
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