LA TRISTE STORIA DI ELENA DEGLI ANGELI

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Qualcuno sussurra che sia ancora lì, qualcuno che l’abbia intravista in qualche notte di luna piena, attraverso le finestre bifore del rosso castello di Lagopesole, nel comune di Avigliano in Basilicata.  La leggenda narra che di notte si intravede una diafana figura con una  piccola lanterna in mano che vaga per gli oscuri corridoi piangendo e lamentandosi; è vestita di bianco, di straordinaria bellezza. E’ Elena degli Angeli, l’amata moglie del Re Manfredi di Sicilia e raccontano le leggende che  lo stesso Manfredi avvolto da un manto verde su un regale  bianco cavallo  vaghi nei dintorni del castello, tra un bosco ed una radura in ricerca della sua Elena, ma nessuno dei due riesce ad intravedere l’altro, destinati anche nell’aldilà a non incontrarsi mai.

Poi, la Domus  Imperiale di Lagopesole, specie nei giorni di rosso tramonto è suggestiva, quasi magica quando le sue pietre, le sue torri sembrano amalgamarsi con i raggi del sole morente ed i verdi alberi cresciuti a ridosso della mole. Un castello, unico  nel suo genere che ha sempre colpito l’immaginario di artisti, poeti, fotografi e anche della tradizione orale che ha fatto nascere leggende e fantasiosi episodi capitati tra le segrete mura. Le  sue rosse mura ;queste realmente videro la storia d’amore del Biondo Manfredi e della dolce Elena degli Angeli, la sua amata sposa e madre dei figli del re svevo.

Elena Ducas- questo il suo  vero nome- ebbe vita breve, appena 29 anni, nacque nel 1242 ,figlia del despota d’Epiro Michele II e di Teodora Petralife, considerata Santa dalla Chiesa Ortodossa  era sorella di Niceforo I Ducas (che poi succedette al padre come re dell’Epiro) e sorellastra (tramite padre) di Giovanni I Ducas, principe di Tessaglia. Il nonno paterno era Michele I d’Epiro, figlio illegittimo del sebastocratore Giovanni Ducas, che era il figlio maggiore di Costantino, il settimo figlio del imperatore bizantino Alessio I Comneno e di Irene Ducas. Elena  sposò a 17 anni il biondo Manfredi di Sicilia, re e poeta, guerriero e colto come il padre Federico II, era Il 2 giugno 1259  e la cerimonia avvenne nel castello di Trani, Manfredi di Sicilia, rimasto vedovo di Beatrice di Savoia,  il matrimonio fu combinato per alcuni diplomatici con Michele II, destinati a mantenere la pace tra Epiro e la Sicilia. Nella sua dote erano inclusi tutti i diritti della città di Durazzo (già conquistato nel 1256) con i suoi dintorni, l’isola di Corfù, ValonaBerati e altre città dell’Albania. Con Manfredi non si trattò solo di un’unione dinastica ma di un’alleanza tra i due regni: infatti Manfredi invio tremila fanti in aiuto del suocero contro l’Imperatore di Nicea, per la conquista di Costantinopoli. Nonostante fosse un’unione programmata per motivi politici, tra i due nacque un grande amore, ebbero numerosi figli Beatrice di Sicilia, (1260 – 1307) Federico di Sicilia, (1261 – 1312); Enrico di Sicilia, (1262 – 1318);Enzo di Sicilia, (1265 – 1301);Flordelis di Sicilia, (1266 – 1297).  Elena e Manfredi dimorarono spesso a Lagopesole, nei loro giorni felici che finirono il 26 febbraio del 1266 quando Manfredi fu sconfitto ed ucciso a Benevento durante la battaglia contro l’invasore Calo D’Angiò.  Elena fu  imprigionata da Carlo d’Angiò e condotta anche a Lagopesole  dove incontrò  lo stesso nuovo sovrano  , forse  dove passò  tra  ultimi momenti della sua vita, nella totale tristezza, lontana anche dai suoi figli, imprigionati a Castel del Monte. La dolce Elena morì prigioniera nel castello del Parco di Nuceria Christianorum, oggi Nocera Inferiore, il 14 marzo 1271.

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