L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA NELLA STRATEGIA DELLA MELONI

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OPINIONI

pinuccio rinaldi

Quello che segue è una fantasiosa e libera interpretazione di ciò che questo problema rappresenta nella politica attuata dal presidente Meloni, senza che questa interpretazione attribuisca meriti e colpe ad alcuno.

Intanto per chiarezza è opportuno guardare e considerare ciò che è al momento l’autonomia differenziata: L’autonomia differenziata è una legge dello Stato approvata, contro la quale alcune regioni hanno già fatto ricorso alla Corte Costituzionale e alcuni partiti hanno lanciato la raccolta firme per un referendum abrogativo. In buona sintesi essa è una relazione di governance tra lo Stato e le regioni, che anche prima del varo di questa legge era assistita dall’omonima conferenza. Dunque parliamo di relazioni territoriali e quindi inevitabilmente parliamo di nord e sud e della loro differenza. Una differenza che a parere di molti, questa legge rischia di generare e amplificare. Questa convinzione errata, viene dimostrata dalla semplice osservazione che oggi ancor prima dell’entrata in vigore della legge, la differenza tra le regioni esiste e in molti contesti e purtroppo anche da tantissimo tempo. La questione meridionale di antica memoria è un problema irrisolto. Negli oltre 150 anni di vita dello Stato unitario la questione meridionale è stata sempre presente nella vita economica, sociale e politica del paese, attraverso tutti i regimi politici, tutte le forme di governo e tutte le stagioni. Con questo non si vuol dire che la legge di riforma sia sbagliata o peggio inutile, ma semplicemente che essa proviene segue una storia lunga e corredata di leggi rilevatasi errate (vedasi titolo V della Costituzione) e interpretate da politici incapaci. Tanto incapaci allora quanto oggi, è sufficiente ricordare che non sono stai capaci di uniformare il costo delle siringhe comprate da tutte le regioni con prezzi diversi, figuriamoci se saranno capaci di rendere uguali, per tutte le ragioni i livelli essenziali di prestazioni. Insomma che la riforma sia necessaria è indubbio, ma è la sua corretta realizzabilità a generare dubbi. A tal proposito giova ricordare che nella ricorrenza del cinquantenario della nascita delle regioni è stato presentato lo studio multidisciplinare “Un nuovo regionalismo per l’Italia di domani” ( https://www.affariregionali.it/comunicazione/dossier-e-normativa/un-nuovo-regionalismo-per-litalia-di-domani/ ), le cui riflessioni e conclusioni a firma dei professori Robert Leonardi e Raffaella Nanetti sono da considerarsi fari illuminanti sull’intero argomento. Ed è in questo contesto che si innesta la strategia politica del presidente Meloni, quando asserisce che “Non è una nostra invenzione. Non significherà togliere risorse, ma gestirle meglio” Con questo virgolettato siamo in piena strategia politica nazionale, che diversamente detto e correttamente indirizzato alla lega dice: io ti do l’autonomia differenziata e tu mi dai l’elezione diretta del presidente del consiglio. Il calcolo e profitto di questo scambio, per il presidente Meloni risiede nella capacità di gestione di quello che avverrà dopo. Infatti, in autunno ad elezioni Francesi e Americane chiuse, con il governo della Germania modificato e con il varo avvenuto della governance europea, l’Italia si ritroverà in pieno disordine generato dalla sinistra ricompattata, costantemente presente in piazza per rivendicare una serie di temi. Lei intanto forte della propria immagine già acquisita prima nel contesto mondiale e successivamente in quello europeo con la riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della comunità europea (grazie ai suoi voti), e al possibile cambio di indirizzo politico del consiglio europeo (sempre grazie a lei, che come presidente del gruppo ECR concederà o negherà i voti necessari, quando questi saranno richiesti), accetterà che si vada a nuove elezioni politiche nazionali. richieste a gran voce dall’opposizione Tutto questo in un contesto, che come detto prima sarà di pieno disordine. Come logica vuole al disordine si contrappone l’ordine, quindi chi meglio di Lei potrà interpretare e gestire la sentita richiesta di ordine. Questo, verosimilmente, le consentirà di ottenere i suffragi necessari alla rielezione e ottenere la condizione di essersi liberata dai possibili condizionamenti portati dalla lega. Tutto questo forse è solo un film immaginato, ma non è escluso che lo si potrà vedere, giusto come recita la legge di Murphy
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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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