LIBRERIA SENZANOME – PREMIO EVENTI POTENTINI 2016 – LIBRERIA/LOCALE/CIRCOLO DELL’ANNO

0

pesariniROCCO PESARINI

Dopo aver premiato The Feedbackers dell’associazione InterZona quali vincitori del Premio Eventi Potentini – Evento dell’anno 2016, è stata la volta della Libreria Senzanome quale fresca vincitrice del Premio nella categoria locale/club/circolo/libreria dell’anno 2016.

17361961_773871236095815_3841655468078383698_n

Mi son finalmente recato (dico finalmente perché, per una concatenazione di fatti, mi son perso l’inaugurazione) presso la nuova sede della Libreria in Corso Garibaldi e, appena arrivato, il sorriso di Amina e la vivacità di Stefania mi hanno accolto tra cartoni, colla e colori approntati per ospitare un evento simpaticissimo pensato ed organizzato in occasione della festa del papà.

Premetto subito che la vittoria della libreria delle ragazze ha stupito moltissimo me in primis. Quando SonoricaMente ha ideato il Premio Eventi Potentini, non credevo onestamente che potesse subito aggiudicarselo una libreria. Stupore ancora più grande in considerazione del fatto che non si tratta di una libreria nel senso classico del termine ma di una libreria ideata, studiata e realizzata su misura (crediamo sia il caso di dirlo dando un’occhiata in giro) per i bambini e l’infanzia.

A cosa si deve il “nome” Senzanome?

Amina: si stava organizzando la prima edizione della Notte Bianca del Libro (quella del 2015) e c’era l’urgenza di mandare in stampa il materiale promozionale. Dato che presso la nostra libreria era in programma un laboratorio per bambini e considerando che eravamo appunto ancora senza un nome, Paolo Albano (presidente dell’associazione Letti di Sera che organizza la Notte Bianca) suggerì di usare la denominazione Senzanome in via provvisoria per consentire appunto la stampa del materiale. Lo usammo e, a dirla tutta, ci piacque così tanto che oggi la nostra libreria è ufficialmente….Senzanome!

Oltre al nome siete una libreria singolare anche per altro giusto?

Amina: Si. Infatti non ci consideriamo un negozio. Siamo si una libreria indipendente per l’infanzia – puntiamo molto alle case editrici indipendenti magari anche poco conosciute ma molto valide – maamiamo definirci un laboratorio di idee (prima che questa definizione divenisse inflazionata) dove tutto ciò che ci viene in mente, in termini di progetti, di iniziative e laboratori, prende rapidamente corpo e forma. Ciconsideriamo un posto aperto con un modo nuovo di concepire la divulgazione e la diffusione dei libri per l’infanzia. Qui il bambino entra e si sente accolto in un ambiente che avverte suo in pochissimo tempo. Diamo infatti molta importanza al rapporto personale con ciascun singolo bambino che entra nella nostra libreria. Vogliamo che i nostri piccoli clienti imparino a guardare il libro in maniera diversa. Vogliamo che essi scoprano la bellezza della fisicità del contatto con il libro. “VIETATO NON TOCCARE” (mutuato da una mostra in onore di Bruno Munari) è infatti il motto della nostra libreria.

Per chiedere conferma di quanto appena detto da Amina, ho chiesto al piccolo Stefano (un bimbo di 5 anni oggi pomeriggio qui per partecipare all’evento delle Festa del Papà) cosa gli piace della Libreria Senzanome e lui, con il candore che contraddistingue i bambini, risponde semplicemente “Perché fanno belle cose” e alla mia domanda quale “cosa” gli piaccia di più lui risponde convinto “i Sabbiarelli!” (disegni con la sabbia colorata che, dico la verità, intrigano pure me…)

Stefania: tra le attività che stiamo portando avanti, accanto ai tanti laboratori manuali liberi in continua realizzazione, voglio ricordare i due gruppi di lettura per l’infanzia, il primo per i bambini dai 7 ai 10 anni, il secondo “Leggere che pizza” destinato a quelli più grandicelli dove, accanto alla discussione sul libro, si mangia in compagnia un pezzo di pizza.

Potenza vi piace?

Stefania: certo che si. Non saremmo tornate altrimenti. Ma ci vorrebbe una maggiore lungimiranza nelle cose che si fanno. Ne vengon fatte tante ma molte sembrano fini a sé stesse. Non vi è continuità e questo è un peccato ma anche un problema. Poi, diciamocela tutta, i Potentini sono pigri e questo è, forse, il problema più grande! Per il futuro vorremmo organizzare momenti di maggiore aggregazione e partecipazione…vediamo che cosa riusciamo a fare!

Per finire, volete ringraziare qualcuno?

Amina: sicuramente i tanti amici che ci testimoniano continuamente la loro vicinanza e la loro stima. Ma prima di tutti i bambini! E li ringraziamo perché ci hanno dato e ci danno la possibilità di fare e realizzare cose bellissime (e divertentissime aggiungo io mentre inizio a vedere i primi papà alle prese con quello che diverrà un campo di calcio in miniatura su cui giocare simil-subbuteo credo).

La chiacchierata finisce qui. Procedo alla consegna della targa del Premio Eventi Potentini e, saggiamente credo, considerando le zeppoline che tra pochissimo saranno mangiate da bambini e papà, tolgo il disturbo!

Condividi

Sull' Autore

Rispondi