Nel pomeriggio di domani sapremo a) se c’è un sindaco eletto al primo turno, b) se c’è una maggioranza consiliare già chiaramente attribuita ma col candidato Sindaco che non ha raggiunto il 50%+ 1 dei votanti c) se ci si gioca tutto al secondo turno non essendo usciti al primo né un Sindaco né una maggioranza . Che la destra abbia messo in piedi delle liste forti è apparso evidente da subito. Il problema per la coalizione che ha vinto le regionali è se il voto disgiunto può spingersi fino a ribaltare la situazione . Difficile ma non impossibile a giudicare da come si è svolta questa campagna elettorale con il candidato alternativo Vincenzo Telesca che ha puntato tutte le sue carte sulla presunta inaffidabilità del candidato di destra, Francesco Fanelli, responsabile in primis del disastro sulla sanità lucana.
Un tasto che è stato usato anche dagli altri candidati e che, nel bel mezzo di una polemica sulle liste di attesa e sui provvedimenti” tutto fumo e niente arrosto” del Ministro Schillaci, ha riscosso una certa attenzione. Le liste alternative a quelle della destra hanno viaggiato in ordine sparso, ma proprio per l’esistenza del voto disgiunto, può darsi che ne abbiano tratto vantaggio rosicchiando quel tanto che basta a non far vincere la maggioranza al primo turno. Insomma esistono molte incertezze rispetto all’esito finale e in questa incertezza pesa indubbiamente la campagna, diciamo anomala, fatta dalle tre liste che hanno appoggiato Smaldone e che ha ripreso il senso di quella battaglia di civismo alle regionali, inaugurata e poi fatta abortire dal suo stesso ideatore, Chiorazzo .
Quel sentimento diffuso di diffidenza verso una partitocrazia che sta mandando in crisi, se non affondando, la democrazia è emerso con più evidenza a livello comunale ,grazie proprio ad una iniziativa associativa ideata da Pierluigi Smaldone , partita un anno fa e che si è andata costruendo rione per rione alla ricerca di una partecipazione corale al progetto di un governo comunale proposto dal basso. Che vinca o che perda questa vera novità elettorale , che ha suscitato un genuino entusiasmo, sarebbe auspicabile che possa continuare , sapendo che lo scopo è nobile e le grandi cause hanno bisogno di tempo per dispiegarsi . Così come spunti di novità sono venuti dall’unica donna candidato a Sindaco, Maria Grazia Marino, che con la sua lista, Forza del popolo ,ha dichiaratamente inteso focalizzare l’attenzione sullo stato di diritto, sul rispetto delle prerogative dei cittadini e soprattutto sulla fruizione del diritto alla salute e all’assistenza da parte dei più deboli, dei portatori di handicap, degli anziani . Anche qui c’è una idealità che si fa passione e che vuole farsi servizio alla collettività. Rocco Rosa
LUCI ED OMBRE DI UNA COMPETIZIONE ELETTORALE
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