PIO ABIUSI
Ma,.a Matera, i consiglieri della cosidetta opposizione ci sono o ci fanno? Se ci sono, sappiano che la gente non si fa prendere in giro, distratta o meno dalle vacanze pasquali. La crisi era in atto già da quasi un anno, da quando cioè la macchina ha cominciato a muoversi. La prima ad esternare il malessere fu l’assessore Selvaggi che si dimise perchè aveva altri impegni invece di raccontare chiacchiere in Comune; fu la volta, poi, di Zoccali ma le sue dimissioni furono estranee alle vicende materane perchè gli fu detto con chiarezza che i suoi obiettivi non combaciavano con quelli della città ; toccò a Schiuma perchè il cambio di passo da lui sollecitato era servito a varare la piattaforma informatica che è risultata utile solo a spendere 400 mila euro di risorse europee. Sono cose che sono passate senza lasciare alcuna traccia .Quando fu la volta della Antonicelli sia lei che il gruppo di appartenenza posero dei problemi “politici” che richiedevano delle risposte in termini di revisione sostanziale dell’azione amministrativa, le risposte ovviamente non sono arrivate ed il tempo , tanto, è passato inutilmente. Passato il tempo utile “presunto” per ricorrere alle urne, il gioco, senza alcuna revisione della vita amministrativa cittadina, si è allargato a tutte le forze che compongono il consiglio. L’obbiettivo era ed è quello di superare l’ostacolo del bilancio facendoselo approvare e poi continuare così a vivacchiare fino a quello prossimo del 2018 dove davvero non ci potrà essere alcun dibattito perchè il 2019 sarà ormai alle porte. Appare evidente che già oggi sia il Commissario che l’Amministrazione ordinaria non possono fare miracoli ed arriveremo alla fatidica data per abbrivio. Ogni dibattito o confronto politico che può interessare la città sarà trasferito alla nuova amministrazione, dopo il 2019 e nella speranza che anche quel melone non riesca BIANCO.Nel tentativo di raggranellare i voti utili è stato chiamato in causa anche il Vescovo, povero don Pino sacerdote molto ben voluto nei quartieri popolari di Crotone alle prese con il degrado ambientale ed economico di quella città e dove c’è una forte presenza ‘ndranghetista, egli catapultato qui a Matera- capitale europea della cultura- dove il cittadino solo perchè vive a Matera è “abitante culturale”,dove il mater sacra era un fatto religioso come anche il presepe vivente lo è, ha ritenuto “opportuno” intervenire, la cultura fa brutti scherzi! Bene, torniamo con i piedi per terra e veniamo a noi , chi è attaccato alla poltrona e non vuole rischiare di perderla lo voti il bilancio cercando di ottenere qualche beneficio chi non è attaccato alla poltrona- c’è qualcuno ?- che sia coerente e voti contro. Credo , invece, che ci si comporterà da furbetti e dopo “l’ammuina” della prima convocazione si arrivi alla seconda e li 12 voti favorevoli saranno sufficienti con una presenza in consiglio di 17 unità ma se la si vuole fare ancora più sporca sarà sufficiente la presenza di 12 consiglieri ed 8 di questi voteranno a favore – c.d.spartonza sotterranea-. Passato lo scoglio del bilancio, il giorno successivo si ritornerà a vivere stancamente la vita amministrativa fino alla fine del mandato elettorale ma partecipando a tante riunioni di commissione e che fruttano 50 euro a seduta- la giornata è fatta si può pensare al domani-, nel frattempo verranno tagliati tanti nastri anche come quello del Teatro Quaroni a La Martella a gloria e memoria futura. L’occasione del 2019 sarà definitivamente perduta. Il rilancio non può non avvenire se non con l’elezione anticipata e facendo tanti scongiuri per un risultato che sia valido ed utile per la città!