MAURIZIO CARO, ARRENDITI!: SEI CIRCONDATO DAL VUOTO

0

 

NEL QUINDICESIMO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME!!!!!

Che cosa deve fare il più coerente assertore della non violenza di fronte ad una società che non ascolta più e la cui coscienza sembra anestetizzata? Deve farsi morire nell’indifferenza generale o deve rinunciare al suo nobile ed estremo tentativo di dar voce alle proprie tesi in una società dell’informazione dominata dai più forti e dai più violenti.?  Una volta esisteva il “comune sentire”, cioè una sensibilità a camminare lungo i binari  di una corretta democrazia nella quale le minoranze avevano comunque il diritto di tribuna, e quando Pannella faceva uno sciopero della fame, c’era qualcuno che portava il contributo della propria sensibilità, oppure l’etica del suo lavoro oppure la responsabilità della sua funzione. Oggi, zitti e indifferenti. Le Istituzioni costituzionali, per il rispetto delle quali Maurizio si batte, contrastando le invasioni di campo, gli abbattimenti di muri, le commistioni tra poteri, non fanno sentire la propria voce. E poi la Chiesa, cui pure spetta il compito di svegliare le coscienze, di allertare la solidarietà, di indirizzare verso la comprensione ed il dialogo. E quindi la stampa che , costretta a fronteggiare la violenza dei social, si lascia portare dalla corrente, aumentando il volume dei titoli, inseguendo le sparate più grosse, senza minimamente ricordarsi del suo ruolo che non è quello di seguire chi lo paga, ma chi lo legge. Per non parlare degli intellettuali che si sono chiusi in casa e fanno salotto , preferendo non prendere freddo in questo inverno della democrazia. E cosi, caro Maurizio Bolognetti: perchè continui ad usare armi spuntate per alzare la tua voce in difesa della democrazia quando potresti passare alla violenza dei social, insultando le persone, offendendole, perfino violentandole nella loro dignità di persone? Otterresti le risposte, magari condite con espressioni di odio, con minacce, con notizie false, oppure con la millesima ripetizione dello slogan che il capo ha coniato per il volgo. E dunque, smettila, ti prego. Le tue denunce sulla confusione dei ruoli di qualche esponente  della Magistratura sono ferme da anni, sepolte in qualche cassetto, neppure ufficialmente esaminate. Come a nulla sono valse le tue battaglie sulla inopportunità di una legge elettorale a due mesi dal rinnovo.? Si può combattere contro Istituzioni che sono vive. Non contro una società che è stata addormentata proprio da chi doveva tenerla vigile. Rocco Rosa

Condividi

Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

Rispondi