Da tempo, un signore con le lenti sugli occhi, viaggia su e giù per le strade lucane. Scopro che viaggia più per dare un contributo a questa terra, che coglierne le meraviglie, sua primaria idea a cui è molto affezionato. Un signore, con una macchina fotografica e con essa alla ricerca di un punto a cui dare focalità, ovvero: “”la terra lucana, il miele che deperisce “”. Lo zoom avanza, arretra, evitando l’inutile, sortendo le cose somiglianti, fissando i limiti del riso e del pianto. Vincere con l’obbiettivo, nel dare un profilo veritiero che trasmetta diavolerie, feticismi avuti nel corso dei tempi, da queste sperdute lande lucane. Pioggia, vento, neve, sole: si sono rivelati ostacoli ma anche cornici di immagini cercate, volute, altrimenti, dimenticate, ed è quì il pregio: dare ad ogni parvenza la realtà che pone riflessione. Immagini di anziane ed anziani: una limatura di sole adagiata su panchine, prima di scomparire: lo scatto li rende un tesoro di monumenti viventi. E poi, quei bastoni a sorreggere una vita al tramonto, scatti che ci costringono a uscire da noi stessi, e ci proiettano al futuro, regalandoci spicchi di saggezza… Diciamo pure il nome di questo grande fotografo: MIchele Luongo. Un fotografo, che attizza lo sguardo altrui su rabbiosi orizzonti, dove volano i corvi, su vallate, su dolci declivi di distese di restucci, con l’albero testimone di solitudine, a fianco della cascina: il misero ricovero e deposito di arnesi e utensili agresti. Ogni foto di Michele, è una pagina di bellezza, di colori, di particolari. Ogni foto racconta, narra, descrive, ed orna la terra lucana di quella luce che ravviva, dopo ogni pioggia immane. Foto che sferzano a debellare l’inerzia accatastata in anni, foto a cui mi inchino. Michele Luongo, è padre di due ragazzi, dediti allo studio: il primo dei due è Antonello, universitario. Sogna di andarsene, come tutti, nonostante ami questa terra bella e amara. E non dev’essere un caso che nel vasto repertorio fotografico di Michele, scarseggino immagini di giovani. Quelle poche foto esistenti raccontano di qualcosa che potrebbe essere e ancora non è.. Le foto, narrano anche questa piaga… Riflettiamoci.
Le foto postate sono di Michele Luongo. Prefazione di Domenico Friolo. Marburg, 14 6 2016 (diritti d’autore riservati; non è possibile utilizzare queste foto pubblicate senza il permesso diretto dell’autore).