Up & Down: i migliori piloti della F1 2016

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Chiudiamo il bilancio. La stagione 2016 della Formula 1 è finita da un pezzo. Già il mercato crepita di botti e colpi di scena, ma non per questo il capitolo può dirsi chiuso. La stagione numero 67 della categoria regina dell’automobilismo ci ha regalato grandi protagonisti. È ora di esaminarli insieme.

Nico RosbergNICO ROSBERG – Il Campione del mondo di quest’anno è protagonista assoluto di tutte le copertine. Dopo anni di impegno, è riuscito a vincere l’alloro cui tanto ambiva. Adesso per lui si apre una vita privata tutta da scoprire. Appende il casco al chiodo imbattuto, dopo aver vinto con merito un iride che Lewis Hamilton non è stato capace di rubargli. Finita la striscia iniziale di vittorie, ha accusato qualche difficoltà nella parte centrale della stagione, per poi riprendersi negli ultimi GP. Qualcuno dice che è stato fortunato. Ma dimentica che il tedesco ha rotto anche in passato. E che è stato il #44 ad aver messo fuori gioco le due Frecce d’Argento, a Barcellona.

Lewis HamiltonLEWIS HAMILTON – Inutile. È comunque un numero uno e non sarà la sconfitta di quest’anno a cancellarlo. Il pilota della F1 moderna rimane Lewis, dalla personalità travolgente e così pieno di scandali e mondanità da far storcere il naso a tutto il Circus. Già sono partite le inchieste sulla sua sconfitta: da dove viene il calo delle prestazioni? Frutto dei mille impegni o di un calo di concentrazione? Comunque sia, il problema si è risolto da solo: Nico Rosberg fa le tende e il #44 ha il team Mercedes ai suoi piedi. Prima guida indiscussa per l’anno prossimo, difficilmente soffrirà il futuro compagno di squadra come ha invece contrastato Rosberg.

Kimi RaikkonenKIMI RAIKKONEN – Sì, perché della Ferrari è il finlandese l’unico pilota a mostrare qualcosa di buono. Della débâcle di Vettel ne parleremo nella seconda puntata: adesso concentriamoci su Kimi. Costante, spesso veloce, sfortunato come al solito, Raikkonen quest’anno ha dato il meglio di sé. Riuscendo (impensabile) a sorpassare più volte Sebastian nella graduatoria piloti. E ricorderete che quando sono partiti i mormorii sulla ripartenza di Vettel da Maranello, tutti gli articoli riportavano una voce. Ovvero: Sergio Marchionne è soddisfatto di Kimi e vuole tenerlo. Sarà un caso che alla Mercedes solo lui e Kvyat non si sono offerti per sostituire Rosberg?

Max VerstappenMAX VERSTAPPEN – Vero e proprio uomo dell’anno. Il giovanissimo pilota della Red Bull ha stupito tutto il Circus con una vittoria al Gran premio di Spagna che nessuno aveva previsto. Certo, lo hanno aiutato un mega-crash Mercedes e una strategia suicida di Ricciardo, ma la stella olandese, da quel momento in poi, non ha fatto altro che brillare. Il figlio d’arte non ha fatto rimpiangere Daniil Kvyat, cancellato dai ricordi di tutti. Ma ha seminato il panico nel paddock. Le sue manovre imprudenti e spesso al limite, condite da una personalità arrogante e aggressiva, hanno portato agli onori delle cronache la prima rivolta dei piloti in un briefing tecnico da parecchi mesi a questa parte. Rivolta che ampie fasce degli appassionati appoggiarono. Scontrandosi con i tifosi del nuovo divo della F1 moderna: Max sembra aver fatto innamorare già migliaia di fans.

Daniel RicciardoDANIEL RICCIARDO – Un anno fruttuoso e un po’ nascosto. Il terzo posto finale in graduatoria è una ricompensa molto dolce per l’australiano: un anno di lavoro che gli ha permesso di portare a casa ancora più stima all’interno del paddock. Oscurato dai riflettori puntati sul compagno di squadra, ai top manager non è sfuggito però il gran talento dell’australiano. Talento che Kvyat l’anno passato aveva messo in dubbio, e che quest’anno è riemerso prepotente. La crescita della Red Bull non può che essere opera del suo lavoro di sviluppo (visto che l’inesperienza di Verstappen non può aver aiutato granché). Ecco perché il suo nome circola spesso in tempi di mercato. Blindatissimo da Marko e Horner, sembra però che goda di grande stima in Casa Ferrari…

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Sull' Autore

Direi di scrivere soltanto questo: "Potentino, classe 1997. Mi sono laureato in giurisprudenza a Pisa".

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