OMBRE DEL TRAMONTO

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DOMENICO FRIOLO

DOMENICO FRIOLO

 

OMBRE DEL TRAMONTO

L’ ombra, lentamente

 inesorabile risale

 rabbuiando il frontale

del Carmine. Silenzio.

 Il solitario viandante

 guarda intorno a se

 cerca un nonnulla

 che conduca alla vita.

 Purtroppo, invano.

Il viandante muove il passo

 gli fa eco il calpestio

 dei suoi passi.

 Nel buio svanisce il giorno

 affiorano le stelle, affondano

 nel firmamento a lui vicino,

 tale miraggio dato dalla

collina.

Lontano i bagliori del golfo:

 già, attrazione infantile.

La brezza marina, fresca

risale il Cervaro, sfiora

 muraglioni, cattura il colle,

 desta il viandante, prigioniero

 tra steccati di tempo remoto.

Egli, come rondine a

 primavera

 cerca il suo vecchio nido

 gli occhi lo vedono:

non lo riconoscono.

Nel silenzio della sera

 si ode un frullio di ali

 che non sanno più volare.

 Il rintocco della campana

mette fretta ad uno scarabeo:

 ultima amara reliquia,

 racchiusa nel suo gilè lucido

 e nero,

là, nella via Calata Monte

 Carmelo.

 Il viandante del Purgatorio va…

svanisce tra miriadi di stelle,

 poste lontano, oltre i pensieri,

 dove non esistono che orizzonti vaghi, immensi.

 La sua ombra, domani,

 sarà altrove, lì, dove

 splenderà

 il nuovo sole ad irrorare

 amore su una rugiada di lacrime

 lucane.

in copertina, dipinto di Antonio Di Matteo, pittore lucano

 

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Domenico Friolo...

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