A POTENZA, LA DIFFERENZIATA HA PRESO LA STRADA SBAGLIATA

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bannerrd-1Lo sforzo che abbiamo fatto di capire come funziona realmente il sistema della differenziata in basilicata, al di là dei numeri che i Sindaci sbandierano , ha portato a focalizzare il problema di fondo: che un conto è raccogliere i rifiuti in maniera differenziata altra è smaltirli in maniera che i i rifiuti residui, quelli non smaltibili, si avvicinino allo zero.  Questo, riconosciamolo è un obiettivo lontano nel tempo, tant’è che l’Europa ci chiede di arrivare per il 2020 almeno al cinquanta per cento dei rifiuti smaltiti in maniera corretta. Da questo obiettivo siamo lontanissimi, dovunque, salvo alcune piccole eccezioni che testimoniano di una capacità tecnica e politica di prendere di petto la situazione. Dunque la maggior parte dei Comuni differenzia bene solo plastica , metalli e vetro . Tutto il resto , quello che va dall’indifferenziata all’organico,  anziché andare direttamente verso il conferimento finale in maniera corretta, fa un giro largo che passa prima per alcune piattaforme che fanno quello che il cittadino non ha fatto, e cioè separano un materiale dall’altro e poi ridanno al Comune conferente il compito di portarli a destinazione finale, che sia un inceneritore oppure una discarica, oppure un impianto per il trattamento del compost verde. Ovviamente questo giro è lungo e costoso e sostituisce , in versione un po’ ridotta, ma nemmeno tanto, il tour della monnezza che nel passato si era costretti a fare, da una discarica esaurita ad un’altra. Il risultato è che, non differenziando bene all’origine , bisogna procedere a valle a separare i rifiuti, rimettendo in piedi un meccanismo di mediazione e di interlocuzione con i privati che si intendeva abolire. Ora , alla luce di tutto questo, sembra di poter dire con sufficiente ragionevolezza che il sistema messo in piedi a Potenza non ha possibilità di abbassare i costi del servizio, ma alla lunga sarà costretto ad alzarli. E questo a prescindere dai lodevoli sforzi organizzativi che l’Assessore Coviello e l’Acta stanno facendo per cercare di mandare a regime il servizio. E’ sbagliato, primo, perché il capoluogo non ha una piattaforma propria di separazione, e secondo perché non c’è  veramente un controllo a monte delle operazioni di differenziazione.  Pensare che il Condominio sia una entità responsabile, che affronta  collegialmente il tema, è una pura utopia,esattamente come pensare che nessun cittadini getti una cicca dalla macchina in corso. Siamo fatti così , all’insegna di una sottocultura  fatta di pulizia in casa e sporcizia fuori di casa e c’è da mettere in conto che in ogni bidone condominiale ci sia qualcuno che abbia fatto il furbo o il menefreghista. Conclusione, per colpa di un solo sacchetti, l’intero bidone deve passare nella piattaforma e quel sacchetto produce una multa al Comune che l’ha inviato. Così funziona il sistema e le piattaforme accreditate dalla Conai campano anche di queste multe.  Con il tempo capiremo che la proposta fatta da alcuni candidati sindaci a Potenza di fare delle isole rionali, controllate da personale specializzato, che ha il potere di far aprire il sacchetto e di multare le persone che stavano conferendo in maniera sbagliata, era la sola che poteva affrontare il problema ed è finito nel dimenticatoio, persino da parte di quelli che l’avevano così enfaticamente sponsorizzata.  Fra qualche anno, e qualche milione di spesa in più, forse capiremo che la strada giusta era quell’altra. E ancora non parliamo di incentivazione al cittadino c he smaltisce in maniera corretta. Che è la nuova strada presa da alcune amministrazioni virtuose.

 

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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