QUALE CREDITO SI PUO’ DARE AL PD?

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Difficilmente in politica chi esce da un partito viene premiato dall’elettorato e Renzi non ha costituito una eccezione.  I sondaggi non gli dicono bene mentre continuano a dare fiducia al Pd, considerato un partito adesso più affidabile, senza che, per la verità, abbia fatto niente per meritarsi questo giudizio. E’ come in una stazione l’effetto treno che se ne va e ti dà l’impressione che sia il tuo a partire. In realtà qualcosa il pd ci ha messo in questa buona partenza, ed è la sordina data al dibattito interno non si sa per tacita adesione dei suoi leaders ( da Franceschini a Orlando, a Del Rio a Martina), o per decisione collegiale presa insieme a Zingaretti, il quale ambisce a dimostrare che , uscito Renzi, è tornato il sereno e che il partito, unito su tutto, è tornato a parlare con una voce sola. Se è una strategia, è la benvenuta perchè il Pd ha pagato essenzialmente il conflitto di personalità interne, la messa all’angolo di persone che facevano ombra, le lotte intestine, i bastoni tra le ruote e le imboscate, di cui Renzi è stato  prima carnefice e poi vittima  . Ora il Pd, questa immagine di unità, non può pensare di guadagnarsela rimettendo insieme tutti quelli che hanno avversato Renzi, ma andando avanti in una proposta di modernizzazione del partito, di rinnovamento generazionale e di scelta degli interessi da rappresentare in una società divenuta meno schematica , più complessa e più fragile . Se finora non muoversi ha segnato il punto di resistenza di un partito alle temperie politiche, adesso si aspetta una linea politica che non sia all’insegna dell’ecumenico venite da me, ma , al contrario, di un avvicinarsi del partito alle esigenze insoddisfatte della popolazione o di parte di essa. Che senso ha far risuonare vecchi proclami come il ripristino dell’art.18, se non quello di far cadere le braccia ad un Paese che vuole lavoro e produttività e che non vuole vedere gli imprenditori che fanno rotta verso i paesi dell’est europeo , lasciandoci con i nostri diritti ma senza lavoro? E quale credibilità possiamo dare ad un allargamento indistinto ad una sinistra che ogni giorno gioca all’intransigenza? Il Pd è il risultato di un lungo percorso di avvicinamento tra diverse aree, che, lo si voglia o no, ne hanno fatto un partito diverso, più concreto, più capace di affrontare le grandi questioni, più orientato alla grande mediazione tra forze e esigenze diverse. E questo risultato, ne fanno automaticamente il punto di riferimento sia di una maggioranza di governo che di una eventuale opposizione. La strada è dunque tracciata: ci sono potenzialità di crescita solo nella misura in cui il Congresso affronta positivamente tre questioni: l’autonomia decisionale a livello locale e regionale, per adattare la presenza politica alle esigenze concrete del territorio; il rinnovamento generazionale, con l’innesto di giovani e di donne, le nuove regole di partecipazione alla vita del partito, dalle quali emerga una scelta forte di moralizzazione e di controllo sull’operato degli esponenti politici.  Rocco Rosa

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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