QUELLA FATA CHE SCRIVEVA POESIE

0

Ai suo tempi, che mi vedevano adolescente, Raffaella Spera era la più bella donna di Potenza. A detta di tutti e senza che neanche le donne ne fossero invidiose. Una superbellezza con una tonalità di capelli che da queste parti di montagna si vedeva solo alle Madonne in processione . Dire che aveva fatto innamorare mezza Potenza 04 Il doppio mistoè solo perché l’altra metà non ha avuto il coraggio di confessarlo. Poi è sparita  e per chi, come me, non la conosceva di persona  è sembrata che fosse finito il tempo delle fate. Oggi mi trovo con una notizia che la riporta a casa, definitivamente, in quella terra che amava di un amore che metterà nei suoi libri e nelle sue poesie. E’ stata la compianta, grandissima Ester Scardaccione, l’allora Presidente della neonata Commissione pari opportunità a confidarci dov’era finita Lella e che cosa faceva. Quando, con la mia collaborazione giornalistica, ha riportato in patria le voci più significative dell’Universo femminile lucano  per una biblioteca intitolata ad Isabella Morra, è ricomparsa Lei, Lella, con qualcosa di prezioso in mano: i suoi libri di poesie, da “Segni Minimi”, ed.Valsecchi,  (E.Pecora nella prefazione) a Differenziato, ed.Lacaita, Manduria 1977 (M.Lunetta nella prefazione), a Zentrum, Edizioni Carte Segrete 1979 , a Il doppio misto ,edizione Nuove Scritture ,Milano 1983, (C.Milanese nella quarta di copertina), L’acquario12 Emigranti di poppa, Edizione Quaderni di Nuovo ruolo, Forlì 1984, ( presentazione di M.Lunetta) a free Lance, Edizione Carte segrete 1982 con disegni di Giacomo Porzano. Raffaella Spera è anche autrice di un romanzo “Deserti”, pubblicato da Manni Editore nel 2008. Scrive Lunetta “ In questo romanzo c’è la scrittura come esperienza fisica, sensuale e visiva, in una sorta di intelligenza delle cose e delle persone esperita attraverso pulsioni dell’intuizione e dell’istinto. Tutto il libro si avvale di una convincente alternanza dei tempi narrativi trattati a blocchi, sul filo di un efficace gioco di flashback: tempi che funzionano come spazi diversi, anzi conflittuali, di vita, di crescita drammatica. Ma leggiamone l’incipit:  Ancora mezz’ora e l’aereo avrebbe atterrato a Gedda. Da Roma, un balzo di sole quattr’ore, quante ce ne vogliono da Potenza alla capitale in auto. Ma è un tuffo nel tempo, uno iato che non si misura con l’orologio.Lo 10 La vita che rimanestesso che c’è fra lo stato di veglia e il sogno: una frazione di un minuto insufficiente a segnare il distacco tra le due dimensioni. Ecco, Potenza che ritorna nei pensieri di Lella Spera, quella Potenza che  non ha mai scordato perché è la città, il luogo dove ha coltivato la parte più bella di se stessa, fatta di amicizie, di sentimenti, di approccio alla vita, di innamoramenti, di progetti, di arrivederci ed a06 Free lanceddii. E con Potenza c’era sempre presente la sua regione, quella terra  che le ha dato in dono una sensibilità tutta speciale.

Adesso, ad un mese dalla sua morte, la letteratura, le arti, la grafica, ce la riconsegnano come qualcosa che dobbiamo ricordare ed onorare. E Il Comune di Potenza si attrezzi per farlo, se ha ancora memoria e rispetto per i suoi figli migliori. Rocco Rosa

 

Mi insegnavate con convinzione

Mi insegnavate con convinzione
e tutto si è spezzato tra tagliole di fuoco
Segno i miei viaggi
                        – San Basilio con l’oro
                        – con un gessetto nero i pozzi di petrolio
Infine erano devianze
amputazioni
concrezioni
amori brulicanti come insetti

Ogni notte amo il perduto
grigio
leggero
così leggero
disintegrato

La poesia del sud

La poesia del sud
è un parco da smantellare
Ad ogni angolo un’aggressione
perfino l’occhio del tacchino è cattivo
Quattro scalini per trovare un parroco
                        (parroco di città
                                   sia ben chiaro)
ex voti da subappaltare
il tabernacolo traballante retto dai peccati
                        (tutti rimessi
                                   sia ben chiaro)
La processione al Santo esige lo scettro
e procura distanze e mediazioni

Ora è tutto sotto mani

Ora è tutto sotto mani
                        sotto silenzio
In una grande aria azzurra
le ginestre hanno divorato gli uomini
                        – le giostre
                        – le viti a grappolo sono ora cemento
L’amara superbia di un feudo
                        è una offesa eternità
                        tra le ultime raffiche
                        egraders insolenti
tutto persiste
tutto ritrovo
inesistente

Adesso la letteratura, le arti, la grafica, ce la riconsegnano come qualcosa che dobbiamo ricordare ed onorare. E Il Comune di Potenza si attrezzi per farlo, se ha ancora memoria e rispetto per i suoi figli migliori. Rocco Rosa

 

11 XXX Poesie agli infrarossi02 Differenziato03 Il vantaggio del tratto

RaffaellaRaffaella Spera Spera, nata a Potenza nel 1931, dopo anni di insegnamento di lettere e filosofia a Roma ed all’Estero, ha vissuto per molti anni in Medio Oriente ed Africa estendendo la sua esperienza anche in Estremo Oriente ed India, negli Stati Uniti ed in alcuni Paesi dell’America Latina (dove stata corrispondente della rivista Ecos dell’Eni) e poi come autrice di racconti radiofonici per la RAI.

Successivamente ha gestito due Gallerie d’arte a Via del Babuino ed a Via Margutta a Roma ed  è stata editrice, come Rossi & Spera, nelle Edizioni letterarie di “Carte Segrete”.

Delle sue numerose opere vanno ricordate “Segni Minimi” del 1975 in cui Elio Pecora, prefatore, la definisce “scrutatrice della memoria per spiarsi nelle radici e sciogliere nodi creduti inestricabili” a “Differenziato” del 1976, dove Mario Lunetta parla del “discorso di Raffaella che volge le spalle al vuoto popolato dalle ombre della nostalgia per entrare in una biografia più piena e collettiva”, al “Vantaggio del Tratto” del 1982 con i disegni di Giacomo Porzano in cui Francesco Muzzioli dice che “la somma dei segni, dei tratti appunto, funziona come tranello che tiene sospeso l’incombere dell’avversario”, al Doppio Misto del1983, dove Cesare Milanese parla di “ della centralizzazione dell’io quando Raffaella asserisce Io Mondo, Io Amore, Io Sono, Io Libido”, per poi andare a L’Acquario (1984) con le Note Critiche di Mario Lunetta e di Stefano Lanuzza fino a “Free Lance” del 1986, Rossi & Spera Editori, ancora disegnato da Giacomo Porzano.

Dopo questo ciclo, che si chiude con vari scritti “antologici” riportati nei Volumi “Il Ventaglio” , “Poesia d’Amore” e “Oltre Eboli – Poetica meridionale 1945-78” (Lacaita Editore), si passa al romanzo “Deserti” in cui Raffaella riporta la sua esperienza fisica, sensuale e visiva esperita attraverso l’intelligenza e la consapevolezza di cose, luoghi, situazioni e persone, vissute sul campo nei lunghi anni d’Arabia e dintorni (circa dieci)  “in un efficace gioco di spazi e tempi diversi, sovente conflittuali, di vita e di crescita a volte drammatica”, come saggiamente descrive Mario Lunetta, Prefatore del libro. 

I più recenti scritti di Raffaella Spera (“La vita che rimane” e “XXX – Poesie agli Infrarossi”, disegnati da Michele Spera ed editati da Casarsa Editori) insieme all’ultimo “Emigranti di poppa, emigranti di prua”, ancora con i mirabili inserti grafici di Michele Spera &Son’s, pubblicato da Gangemi Editore appena il 06.12.2016, richiedono una visione più attuale dell’opera dell’autrice che, come scrive Mario Lunetta ne “La Vita che rimane” è “…il libro vivo di una persona non più giovane, che parla di solitudine e di caducità, di affetti e di nostalgie senza trucchi…..e questo è un modo di non arrendersi al tempo, quell’invisibile mola che affila la lama della nostra vita”, o ancora in “XXX – Poesie agli Infrarossi e sempre Mario Lunetta “Una poesia il cu punto “saltellante” è il soggetto che certe volte vive distaccato dall’oggetto divenendo l’unico polo attivo, mentre altre volte va incontro a dislocazioni molto “casuali” di lucidità, emotività distruttiva o perfino di leggerezza “frivola”.08 Variante indiscreta

L’ultimo volume “Emigranti di poppa, emigranti di prua” di Michele e Raffaella Spera, lungamente e “professionalmente” prefato da Domenico De Masi che ci parla di “…questo libro soave ed inquietante…che rappresenta un passaggio di testimone da un grafico e da una scrittrice noti e maturi ai loro eredi d’arte appena all’esordio”; per poi continuare con ”Due maestri che, resi esperti dagli anni, desublimano il tema dell’emigrazione estetizzandolo con due eredi che, resi sinceri dall’infanzia, offrono del tema una lettura tragica perché priva di mediazioni e di soluzioni…. contribuendo (forse) a spingere il fenomeno migratorio verso l’esito positivo di un’avventura che, dopo lo strazio dello sradicamento, potrebbe serbare ai migranti un boccone di felicità”.

Raffaella Spera muore all’età di 85 anni per un improvviso “aneurisma aortale” il 05 Gennaio 2017!

Condividi

Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

Rispondi