Rifarsi il sen(n)o.

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PATRIZIA BARRESE

Con il sole in agguato e il caldo che induce a scoprire il corpo, mostrarsi impeccabili è fondamentale dinanzi al confronto con l’altro. La stagione estiva resta la più gettonata per sottoporsi al ‘ritocchino’, complice il maggior tempo a disposizione, e sono tante le donne, gli uomini e sempre più i giovani che scelgono di fare ricorso alla chirurgia plastica ed estetica. Guance, sopracciglia, collo e contorno occhi, solo per citare alcuni, l’importante è nascondere le criticità del tempo che passa, fatto di cedimenti muscolari e diversi tipi di rughe. Quando si verificano questi inconvenienti l’aspetto estetico non è certamente dei migliori, per cui diventano indispensabili i ritocchi localizzati per apparire al meglio in previsione delle vacanze. Si ricorre a trattamenti last minute, rigeneranti o intensivi in cui, con aghi sottili come capelli e sostanze opportunamente miscelate, si assumono scorte di acido ialuronico, vitamine ed antiossidanti tutti ideali per combattere l’invecchiamento precoce. E’ però allarmante quanto i più giovani, manifestino un aumento di rughe inesistenti al punto da richiedere il ritocco definito come lifting all’ora di pranzo o del week-end perché svolto in circa un’ora, dove un’impalcatura di fili invisibili agisce sull’arcata sopraccigliare sollevando viso e collo. Affidarsi alla liposuzione addominale, al cambio di colore dell’iride e al Botox è ideale in estate poiché non comporta nessun effetto collaterale, se non qualche gonfiore locale che “dovrebbe svanire” nel giro di pochi giorni. Ricorrere ai cosiddetti filler è indispensabile per ingrandire le labbra, dare a sopracciglia e zigomi un aspetto ascendente e cancellare i cerchi sotto gli occhi, dunque ottenere un viso più riposato e soprattutto ringiovanito di qualche anno, sperando in effetti collaterali minimi, al massimo deturpazioni o qualche ecchimosi.  E’ allettante l’idea di sottoporsi in circa 30 minuti, scegliendo l’orario più consono, per poi uscire la sera con un aspetto rinvigorito e splendente perché è sempre più frequente sentire chi, quasi sfoderando una laurea in dermatologia e chirurgia estetica, giustifica l’opacità della pelle con la scarsa produzione di collagene. Nel gergo giovanile è indispensabile evitare le rughe della marionetta o le labbra dall’effetto papera per realizzare i nuovi selfie al sapore di mare: concedersi un primo piano dall’aspetto fresco e curato, labbra voluminose al punto giusto, riempite si ma purchè conferiscano al volto un aspetto naturale. Peccato che anche l’opinione dei chirurghi sia contrastante, pensando a chi propone le Vesuvio Lips, appellativo partenopeo usato per identificare un risultato voluminoso e dall’aspetto esplosivo. Giovani e chirurgia plastica è un legame sempre più stretto e preoccupante perché ci si lascia ispirare dai vip per raggiungere la perfezione, per modificare quel difetto che la telecamera del proprio telefono mette più in evidenza. I social proiettano ai giovani una vetrina globale che, nella maggior parte dei casi, assume modelli di riferimento irrealizzabili. Fenomeno sempre più preoccupante considerando che, personaggi dello spettacolo e influencer, ritoccano il proprio aspetto con l’uso incontrollato di filtri e speciali App. Si sottraggono i difetti aggiungendo estetica e volume per poter “vivere” di sembianze attraenti, quelle che nella visione di un giovane diventa il lasciapassare per l’accoglimento sociale. È difficile che uno stesso individuo possa incorporare tutte le caratteristiche della bellezza ideale ma di questo i giovanissimi non ne sono consapevoli così il numero diventa sempre crescente di coloro che fanno ricorso al medico estetico e al chirurgo plastico palesandolo come una necessità primaria per risolvere problemi interiori e complessi, purtroppo pensando al ritocchino privo di possibili complicanze.Prevenire l’età che avanza genera un benessere psicofisico che solo il chirurgo a volte è in grado di realizzare per raggiungere una maggiore autostima. E torna a far discutere il filtro Bold Glamour che su Tik Tok permette di modificare il volto in video che permette di mostrarsi bellissimi e senza imperfezioni ma, con grande influenza negativa sulle teen-ager, con i social network che propongono canoni di bellezza molto distanti dalla realtà. Le famiglie, anche in questo contesto, vanno educate perché a volte sono gli stessi genitori a far notare i “difetti” ai figli minori, e spesso sono proprio loro ad accompagnare i ragazzi a sottoporsi a questi interventi più o meno invasivi. I genitori talvolta non cercano di approfondire le richieste che arrivano dai ragazzi, liquidano in modo troppo sbrigativo, acconsentendo a interventi non sempre necessari: tra le neo-diciottenni sta diventando sempre più diffusa la moda di ricevere un intervento di mastoplastica additiva come regalo di compleanno o della maturità scolastica. Ma se sono in forte crescita gli interventi di mastoplastica additiva lo sono altrettanto i numeri di coloro che tornano sui propri passi spesso per scontentezza estetica. L’adolescenza è un periodo di incertezza, il sentirsi belli ed apprezzati “è una questione psichica ancor prima che estetica”, ed è importante riflettere con attenzione, genitori e figli, prima di cedere a questa moda potenzialmente pericolosa per la salute, dettata più da fattori sociali che da reali necessità mediche. Purtroppo seppure la nota del ministero della Salute ribadiva che “l’impianto di protesi a fini estetici è consentito solo a persone maggiorenni”, come previsto da una legge del 2012, si è diffusa la tendenza di farsi ritoccare in paesi esteri dove i costi della sanità sono più bassi, come la Turchia e l’Albania, e dove è assente il limite d’età.  Gli adolescenti hanno bisogno di raggiungere la maturità emotiva, una fase in cui i cambiamenti esteriori sono in continua trasformazione, e gli specialisti della bellezza irreale devono impegnarsi a diffondere la corretta cultura del significato del ritocchino estetico che non avviene attraverso una bacchetta magica, e i giovani spesso non affrontano con serenità l’accettazione di sé.Nell’era dei selfie, le stories su Facebook, i video su TikTok e Instagram che chiede “corpi perfetti senza difetti”, i social rendono sempre più schiavi dell’aspetto fisico, modificato ad arte con escamotage (chirurgici e non) per somigliare il più possibile all’idolo di turno. Questa ricerca di una bellezza irraggiungibile riflette il tempo che passa e il tempo si sa cambia mode e costumi: prima si pensava a eliminare l’acne o rimuovere barba e peli superflui, oggi bisognerebbe ricorrere a rifarsi il sen(n)o, perché a rischiare la cecità si potrebbe incorrere con pochi ritocchi. Trascinati nell’onda dell’entusiasmo mediatico si induce a trasformarsi in individui copia, incolla e botulinati, in cui la bellezza è omologata con seni esagerati e labbra sformate e dove un viso “acqua e sapone” è apprezzato solo a parole. Impariamo ad apprezzare anche le imperfezioni che ci caratterizzano e ci rendono unici: le orecchie a sventola – difetto abbastanza comune – ispirano giudizi positivi come simpatia, intelligenza e solarità, e seppur rappresentino un’imperfezione, la bellezza di quelle orecchie risiede nell’accettarle e farle diventare un marchio distintivo, persino per…un vero re!

 

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Sull' Autore

Insegnante lucana con la passione per la scrittura. Amo la mia terra sebbene per lavoro io risieda a Milano. Scrivere e condividere la passione per la scrittura e poter divulgare anche da lontano per rendere "maggiormente visibile" il nostro paese è uno dei miei desideri. Il mio paese natio è Rionero in Vulture.

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