La sfida per il titolo F1: il Punto dopo Interlagos

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Marco Di Geronimo

Marco Di Geronimo

Finalmente Nico. O forse no. La lotta per l’iride continuerà fino all’ultimo giro dell’ultima gara. Il Gran premio di Abu Dhabi ospita il gran finale della stagione 2016 di F1, e sarà un duello tra Rosberg e Hamilton. La stagione finora più rosea della Mercedes finirà in Medio Oriente.

Dopo tre anni il pilota tedesco si presenta come favorito per la vittoria finale. Nel 2014 Rosberg aveva avuto il suo primo match-point. La prima parte di stagione si era conclusa in sostanziale pareggio: ma dopo lo speronamento a Spa-Francorchamps il figlio di Keke si era perso. Fino a farsi seppellire nel GP di Abu Dhabi.

L’anno scorso la sfida non c’è stata. Lewis Hamilton ha dominato il 2015 e si è conquistato sul campo il titolo di campione del mondo. Con gare d’anticipo, per di più. Il #44 è trionfatore indiscusso degli ultimi due anni. Ma quest’anno avrà bisogno di fortuna.

Il Gran premio del Brasile è stato definito da Toto Wolff «il miglior risultato Mercedes del 2016». Ma lo show di Max Verstappen ha sottratto visibilità alla doppietta di Stoccarda. L’ha detto proprio Wolff. Ma ciò non toglie che i tedeschi stanno mietendo successi a grandi livelli.

hamros2Piovono doppiette come se nulla fosse e questa è una brutta notizia per Hamilton. Con 12 punti da recuperare, il pilota inglese ha bisogno che il rivale si classifichi quarto. E che il #44 vinca. Una prospettiva improbabile: le W07 Hybrid quest’anno si sono dimostrate le vetture non solo più veloci, ma anche più affidabili del Circus.

Nico Rosberg parte quindi da una posizione di favore. Abu Dhabi non è il suo circuito, ma il #6 deve contare sulla affidabilità della sua vettura. Ma suderà freddo. Sotto pressione da qualche gara, avrà certo in mente il finale del 2014. Nella gara dell’epoca il figlio d’arte ruppe tutto il rompibile sulla sua Power Unit. Finendo addirittura fuori dai punti.

Come detto questa non è una prospettiva tra le più probabili. L’affidabilità della Mercedes quest’anno è invidiabile. Al punto che la Red Bull è riuscita a strapparle solo due vittorie. Negli anni passati Stoccarda aveva ceduto tre successi.

Lewis Hamilton sembra scatenato in questo finale: è imbattuto da tre gare a questa parte. Ma Nico Rosberg è sempre arrivato secondo e conta di replicare il risultato. Vincere a botte di piazze d’onore non è certo motivo di vanto. Ma sempre meglio che non vincere. Ecco perché Lewis Hamilton deve soltanto sperare: se sarà Campione, non dipenderà da lui. Può vincere la gara, ma deve sperare in qualche errore del compagno.

Chiunque vincerà, non sarà una vittoria completa. Vincere con i secondi posti, o vincere coi ritiri altrui non è un bello spettacolo per la F1. Sembra, in poche parole, il grande paradosso della F1 di questi ultimi anni. La Mercedes ha vinto in lungo e in largo, ma le sue vittorie non hanno appassionato granché.

Di seguito tutti gli «incroci» necessari per la vittoria finale di Rosberg o di Hamilton.

ROSBERG VINCE SE…

  1. Arriva primo, secondo o terzo
  2. Arriva quarto, quinto, sesto o settimo e Hamilton non vince
  3. Arriva ottavo e Hamilton non arriva primo o secondo
  4. Arriva nono o decimo e Hamilton non va a podio
  5. Non prende punti e Hamilton non arriva nei primi 4

HAMILTON VINCE SE…

  1. Vince e Rosberg non va a podio
  2. Arriva secondo e Rosberg non è nei primi 6
  3. Arriva terzo e Rosberg non è nei primi 8
  4. Arriva quarto e Rosberg non prende punti
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Sull' Autore

Direi di scrivere soltanto questo: "Potentino, classe 1997. Mi sono laureato in giurisprudenza a Pisa".

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