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PIETRO SIMONETTI*
Negli ultimi tre anni in Basilicata sono aumentati gli assunti in agricoltura che nel 2022 arriveranno a circa 34.000 ,come indicano i dati Inps.
Anche le aziende agricole sono in leggero aumento ,sono circa 3400 .
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L’aumento delle assunzioni attraverso i centri per l’impiego non ha certamente eliminato il Caporalato,specialmente di etnia,che, in primis, nel Metapontina organizza i flussi in entrata specialmente da Calabria e Puglia gestendo in maniera arbitraria contratti e giornate di lavoro.
Dal rapporto presentato, ieri a Roma, da Fondazione Rizzotto e Flai Cgil emerge uno spaccato che registra oltre 230.000 lavoratori sfruttati e controllati dai caporali nel nostro Paese.
La vera novita’e’ che la gestione illegale riguarda ormai anche il Centro Nord con il 50% della forza lavoro in nero, con insediamenti nel settore vitivinicolo e in quella dell’orto frutta che praticano l’illegalità e lo sfruttamento.
La situazione non migliorera’ nei prossimi mesi con la retribuzione dei voucher.
Per quanto concerne Il Sud,anche dopo i fatti di questi giorni legati alla vicenda della “Lega Bracciati”ed al suo responsabile,si rende necessario una seria verifica degli esiti e dello stato di avanzamento dei progetti anticaporalato finanziati dalla UE per oltre 60 milioni e che dovrennero essere in fase di conclusione.
Quanto si e’speso e come? Quali sono state le ricadute verso i lavoratori?
Questo vale anche per la Basilicata che ha ricevuto oltre cinque milioni di dotazione finanziaria per accoglienza e inclusione e circa 10 milioni del PON Legalita’ per i Nuovi Centri di Boreano,Gaudiano e Scanzano.
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Va detto che al 2022 La Basilicata è la regione che non ha un ghetto,al netto di qualche casolare nell’area Metapontina e nell’alto Bradano.
Quest’anno il Centro di Palazzo,dove occorre realizzare gli impianti igienici fissi,ha accolto oltre 350 stagionali mentre nulla è stato fatto nell’area Ionica.
Dal rapporto presentato oggi risultano aumentati anche i controlli e le verifiche dell’Ispettorato del lavoro delle forze dell’ordine.
La lotta sarà dura per estirpare l’illegalità, il lavoro nero ed il Caporalato.
Tocca da subito,specialmente per le Prefetture affrontare le verifiche indicate per la spesa UE e per le iniziative del 2023.
*CSERES