Tre anni fa la Procura di Potenza procedette al sequestro dell’impianto della Pittini nel capoluogo lucano, la Siderpotenza, per intenderci. Il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica imponeva alla società di eseguire lavori per abbattere l’emissione in atmosfera, nello stabilimento e nella zona circostante, di diossina, furani, monossido di carbonio e “altri composti nocivi in quantità superiore al consentito”. Prevedeva anche un coinvogliamento dei vapori interni allo stabilimento e un impianto che tenesse l’interno della fabbrica al di fuori da emissioni pericolose. Le indagini dei Carabinieri erano cominciate dopo le “numerose segnalazioni” di cittadini che mettevano in evidenza anche come la mancata copertura del parco del parco minerario prodotto dai residui della combustione, una granella fine , creava problemi di inquinamento molto importanti, sia nella movimentazione del materiale e nel trasporto, sia nella dispersione in aria di polveri e di fumi. Dalla riapertura della fabbrica dovremmo ricavare che i problemi esposti siano stati risolti, ma così non è. Il provvedimento di dissequestro nulla dice sulla la gestione del rottame ferroso e la lavorazione della granella che essendo materiale che si può disperdere nell’ambiente andrebbe tenuto sotto copertura. Da quanto è dato vedere questo adempimento è ancora disatteso, al di là di un mero innalzamento della recinzione che non risolve i problemi determinati da vento e da pioggia, ma ufficialmente nessuno sa che cosa è stato fatto o che cosa è stato programmato. Ecco, appunto, non sappiamo. Non vogliamo entrare in cose giudiziarie, ma è un pò sconfortante ammettere che le sole novità che hanno consentito di conoscere i problemi sono venuti su input dell’attività inquirente, la quale non ha liquidato come cazzate e approssimazioni scientifiche le denunce che arrivavano da chi aveva conoscenza dei problemi e determinazione a denunciarli pubblicamente. Ne consegue che ci vogliono nuovi comportamenti perchè è inimmaginabile che le autorità civili possano continuare a rispondere come le tre scimmiette, dovendo invece da ora vedere, sentire e sopratutto parlare. Ora che la magistratura parli per atti e non debba dar conto ai cittadini di quello che fa, lo si può capire fino ad un certo punto: se si fa una conferenza stampa per dire che c’è chi delinque si può fare anche una conferenza stampa per dire che lo hanno messo in condizione di non delinquere più e lo tengono sotto controllo per questo o per quello. Passi per la magistratura: Ma il Sindaco, che è autorità sanitaria, l’assessore all’ambiente della regione vogliono per piacere dire che tutto è a posto sotto ogni punto di vista. ? Così, tanto per dire a quei cittadini che ancora lamentano di dover raccogliere ogni tre o quattro giorni polvere nera, ma nera, che questa non deriva dalla Siderpotenza ma dal traffico dell’autostrada.