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ANTONIO MOLFESE MEDICO-GIORNALISTA
Fanno fede a questa affermazione i 137 MEDICI CHIRURGI di BASILICATA che la SCUOLA MEDICA SALERNITANA laureò dal 1588 ed inviò in vari paesi a svolgere una professione qualificata. Nell’Alto Medioevo, l’esercizio della medicina era completamente libero; chiunque poteva esercitarla anche se analfabeta e soltanto nel VI secolo, monaci e laici cominciarono a interessarsi dell’assistenza sotto forma mistica per poi affermarsi come scienza curatrice. La prima scuola monastica della storia fu quella di Montecassino. San Benedetto, nato a Norcia nel 480 d. C., creò un ordine religioso che chiedeva di avere un ospedale per uso degli infermi e di averne una cura diligente e calda di cristiana carità. Non furono soltanto ricoveri ospedalieri, ma centri di insegnamento dove accorrevano i giovani desiderosi di apprendere le nozioni mediche dai manoscritti greci e latini, gelosamente conservati in quelle Abbazie, e dove accorrevano, da tutta Europa, malati per farsi curare. Nel Basso Medioevo, con le scoperte scientifiche che i vari popoli del mondo asiatico, europeo, africano e delle Americhe realizzarono, anche la Scuola Medica Salernitana, molto apprezzata nel mondo, poté migliorare grazie alle scoperte ed utilizzarle nella cura dei numerosi malati che vi giungevano, così come medici che volevano conseguire un titolo scientifico di medico chirurgo. La scuola di Salerno, innovativa e moderna scuola medica, insieme a molte università di medicina sorte in Italia ed all’estero si dava ad un febbrile lavoro per crescere rispetto allo stato alla quale era giunta, mentre laureava un gran numero di medici abbastanza colti. Riceveva gli atti di fiducia e di onoranze di un vero centro scientifico ed arricchiva la scienza di numerose ricerche e di pregevoli lavori ed inviava questi giovani laureati dove avevano bisogno di medici qualificati. In Basilicata dal 1588 i medici della SMS raggiunsero i loro paesi e portarono sollievo alle sofferenze dei loro simili. Fino ad allora erano i maghi e le fattucchiere che curavano i malati e solo il Sindaco del paese al suo insediarsi nel giro di un mese doveva ricercare e dotare il paese di un medico che doveva prendessi cura di persone in stato di bisogno e di malattia. Con l’avvento delle prime Università e della SCUOLA MEDICA SALERNITANA, medici qualificati si presero cura delle persone bisognose di cure mediche.
1 commento
Grazie per la pubblicazione di questa importante notizia .Presto organizzaremo un convegno,mi auguro ,a Roma.Grazie e particolari saluti a Rocco rosa Antonio Molfese