Marco Di Geronimo

Tutte le squadre alzavano il piede nel terzo settore per non scoprire le carte. Tranne la Ferrari. Alla Ferrari non gliene fregava nulla. Ecco il riassunto dell’ultimo giorno di collaudi sulla pista del Montmelò. Perché venerdì 10 il Cavallino Rampante ha sparato un tempo da urlo, concludendo in grande stile le sessioni di test invernali.

Kimi Raikkonen ha realizzato il miglior crono degli otto giorni di test. Il finlandese ha bloccato le lancette del cronometro addirittura sotto il muro dell’1’19”. Per lui infatti la giornata è fruttata un buon 1’18”634: il record degli scorsi giorni è stato frantumato (per la gioia di tifosi e giornalisti). E il Cavallino non si ferma qui. «Volendo avremmo potuto spingere di più»: questa la frase con cui Motorsport.com apre un suo articolo, attribuendola proprio al finnico.

La macchina rossa ha realizzato il record calzando le gomme UltraSoft, nel corso della mattinata. La simulazione qualifica ha coinvolto anche la mescola SuperSoft e la mescola Soft; dopo pranzo invece la Rossa si è data alle simulazioni di gara. Gli stint hanno coinvolto le mescole SuperSoft, Soft e Medium. Il sito web Fuori Traiettoria ritiene che sulle gomme SuperSoft la Ferrari avesse caricato maggior benzina, a causa della divergenza dei tempi con precedenti stint sulle meno performanti gomme Soft.

Dopo 13 giri con le gomme medie la SF70H si è ammutolita per un piccolo problema elettrico che ha interrotto la simulazione. Dopo 20 minuti però è tornata in pista e ha concluso il programma di giornata, portando il computo dei giri a quota 111. Certo è che con questo tempone la Ferrari ha deciso di impossessarsi dei titoli di tutti i giornali e se non si dimostrerà all’altezza delle aspettative che ha alimentato negli ultimi 15 giorni, i tifosi saranno davvero furiosi questa volta.

Il podio è completato dalla Red Bull di Max Verstappen e dalla piccola Toro Rosso di Carlos Sainz jr. Le squadre della bibita analcolica sono funestate dall’inaffidabilità del motore Renault. Ecco perché a Milton Keynes hanno deciso di non spingere per portare a casa la simulazione gara pomeridiana, mentre Sainz ha incassato l’ennesimo problema. Verstappen è stato assente fino a due ore e mezzo dalla fine della sessione (pare proprio per non sforzare la PU francese).

Le Mercedes allineano Valtterri Bottas e Lewis Hamilton in quarta e quinta posizione. Il finnico di Stoccarda è tornato ai box con 6 giri di anticipo rispetto ai programmi del team, indice di un problema (probabilmente al motore, che Motorsport.com riferisce essere spento al momento del rientro) che ha impiegato i tecnici per un po’. Hamilton ha girato nel pomeriggio, ma il totale delle tornate di ieri porta alla Stella a tre punte soltanto 105 giri. Secondo Motorsport.com il vero problema della W08 Hybrid è che è più difficile da mettere a punto rispetto alle progenitrici.

La Renault ufficiale schiera Nico Hulkenberg in 6^ posizione e il compagno Jolyon Palmer in 8^. Nessun cedimento sulle RS17, che portano a casa 88 giri (45 per Hulk, 43 per Palmer). La Force India vede Sergio Perez in 7^ posizione, mentre la Williams continua a dimostrare la propria forza facendo fare 132 giri a Lance Stroll. Il canadesino è sulla via della redenzione dopo i numerosi crash dei giorni scorsi (ieri invece è stato il maratoneta di giornata) e ha stampato il nono tempo con le gomme medie. Peccato invece per la Haas VF17 di Romain Grosjean, bloccatasi due volte. Disastro assoluto per la McLaren-Honda, che chiude il bilancio dei test con innumerevoli motori rotti (ben due soltanto nella giornata di ieri) e senza nemmeno una simulazione gara finita. Alonso venerdì ha chiuso con la 10^ posizione, davanti ai soli alfieri della cenerentola Sauber (ovvero Marcus Ericsson 12° e Pascal Wehrlein 13°), con a malapena 43 giri all’attivo.