UNA VIA DEDICATA AD EMILIO COLOMBO. É QUELLA GIUSTA?

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É stata inaugurata a Potenza via Emilio Colombo. Una strada nuova, con l’asfalto ancora caldo, terminata appena in tempo per poter essere inaugurata nell’anniversario della  morte dello statista lucano.

La nuova intitolazione riguarda quel tratto di strada che partendo da via Cavour, precisamente di fronte piazza A. De Gasperi, passa dinanzi l’Università degli studi della Basilicata e giunge fino all’Ospedale San Carlo. Le due grandi strutture cittadine realizzate per volere del Presidente Emilio Colombo”.

La motivazione mi suona convincente fino ad un certo punto. Ricordo bene il giorno nel quale la salma di Emilio Colombo arrivò a Potenza e fu esposta nell’atrio del Palazzo di Cittá. Accompagnavo mio padre, un colombiano di provata fede, come moltissimi a Potenza. O almeno io cosí credevo, e quindi mi immaginavo di trovare una fila che occupasse tutta via Pretoria, e piú avanzavamo nella strada deserta o quasi piú il mio stupore aumentava. Nell’atrio del Palazzo di Cittá eravamo forse in cinque. Quella provata fede era una cosa che evidentemente era stata superata, smarrita, dimenticata. “Ma i giovani non sanno nemmeno chi é, viveva da troppo tempo a Roma”, mi ha detto qualcuno. Però quei giovani hanno dei padri e dei nonni, forse impiegati pubblici, in Ospedale, in enti parastatali e scuole, che forse avrebbero potuto ricordare quanto “don Emilio bbello” aveva fatto per loro. Forse i lucani avrebbero dovuto ricordare che prima di Colombo eravamo perlopiú gente che viveva con le bestie.

Ritrovo queste mie riflessioni di 5 anni fa oggi. E non posso non pormi qualche domanda. Se proprio volevamo intitolare una strada ad Emilio Colombo, non sarebbe stato meglio usarne una centrale, antica, storica, importante? Magari una di quelle tuttora intitolate –  sembra incredibile, nel 2018 – a qualche membro di casa Savoia, che non pare abbiano avuto proprio lo sviluppo del Sud Italia in cima ai loro pensieri? Che senso ha ricordare l’uomo che, nel bene e nel male pur con tutte le sue colpe, ci ha consegnato alla modernitá, con una strada periferica e secondaria, la cui importanza per la viabilitá cittadina é tutta da dimostrare?

Sono perplessa, onestamente. Ma forse “don Emilio bbello” se la ride, da lassú, anche di questo.

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Sull' Autore

Esperta di Fondo Sociale Europeo e delle politiche della formazione e del lavoro. Mi interesso anche di fenomeni di innovazione sociale e civic hacking: open data, wikicrazia, economia della condivisione, creazione ed animazione di community di cittadini. Sono membro del gruppo di lavoro che ha portato Matera a Capitale europea della cultura per il 2019. Sono orgogliosamente cittadina di Potenza e della Basilicata, e lavoro e scrivo per migliorare il pezzetto di mondo intorno a me.

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