VIAGGIO NEL TEAM PREMA, ECCELLENZA TRICOLORE IN F3

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Marco Di Geronimo

Marco Di Geronimo

Un’eccellenza italiana nell’automobilismo sportivo. Tra le squadre italiane più grandi e performanti del mondo. Schiera ogni le proprie vetture nelle corse più veloci del panorama sportivo internazionale. Non stiamo parlando della Ferrari, ma della Prema Powerteam.

Con l’arrivo del 2017, nuove sfide si profilano all’orizzonte di questo team, poco noto al di fuori dei paddock ma molto chiacchierato tra gli addetti ai lavori. Per citare alcuni dei piloti di calibro passati per le cure della squadra, basti ricordare Robert Kubica, Valtterri Bottas ed Esteban Ocon, che hanno impersonato, ciascuno al suo debutto, l’astro nascente di turno della F1.

Ma i giovanotti cresciuti a pane e Prema non vincono solo nella massima serie, anzi. Dindo Capello, tre volte vincitore della 24 ore di Le Mans, ha corso con la Prema Powerteam nell’ex campionato italiano di F3. Gabriele Tarquini ha corso in F1 ma ha vinto anche i campionati europeo e mondiale turismo. E indovinate con chi ha corso il GP di Macao di F3 del 1988? Indovinato.

La squadra è la terza italiana, subito dopo la Scuderia Ferrari e la Scuderia Toro Rosso, sia per dimensioni sia per prestigio dei campionati motoristici nei quali compete. Negli anni scorsi ha costruito un dominio nelle formule minori davvero invidiabile: dal 2010 a oggi hanno raccolto ben 23 titoli in 6 serie diverse.

Una vittoria della Prema in F3Qual è il segreto del successo? Certo i dirigenti della squadra se lo tengono ben stretto. La famiglia Rosin la gestisce dalla fondazione, cui hanno contribuito Angelo Rosin e Giorgio Piccolo. Secondo quanto riporta il sito della squadra, «dal 1994 in seguito a un cambiamento societario la trasformazione della Prema Powerteam ha portato a una maggiore internazionalità dei suoi impegni». Verissimo: mezza Europa ha ormai paura delle vetture tricolore.

La squadra ha fatto incetta di premi e ha stipulato anche un vantaggioso accordo con la Mercedes per la fornitura dei motori nelle serie minori. Ma la Casa di Stoccarda non la può annoverare tra i propri junior team perché la scuderia italiana ha mantenuto un profilo di indipendenza. Al punto che la Ferrari è riuscita a prenotare i suoi due sedili in GP2 per i propri pupilli: Antonio Fuoco e Charles Leclerc.

Più brava nel costruire talenti che nel trovarli, la squadra consolida la propria supremazia nel mondo dell’automobilismo giovanile grazie ad acquisti di mercato particolarmente vantaggiosi. Qualche esempio? Mick Schumacher: dopo essere stato svezzato dalla Van Amesfoort, il figlio d’arte è approdato alla squadra italiana con un buon bagaglio di esperienza e ha lottato per due titoli F4.

Dopo aver portato al successo Ralf Aron, gli italiani puntano tutto su un altro estone: Juri Vips. Compagno di squadra di Schumi jr, l’anno prossimo sarà la punta di diamante della squadra nei campionati italiano e tedesco di Formula 4. E se in GP2 a farla da padrone saranno i due piloti della Ferrari Driver Acadamy, Mick Schumacher sarà l’ospite d’onore della divisione F3.

La Prema Powerteam annovera tra le sue fila anche Callum Ilott, un giovane britannico che ha impressionato a Macao (e che secondo chi scrive ha le potenzialità per fare strada). Sarà probabilmente lui l’osso duro di Schumacher nella F3 europea: il suo punto di riferimento prima dell’assalto al titolo – che con ogni probabilità il figlio d’arte lancerà nel 2018, dopo un anno di ambientamento.

Con l’obiettivo di intascare una doppia tripletta (titolo piloti e costruttori in F4, F3 e GP2), il 2017 della Prema Powerteam si preannuncia davvero frizzante.

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Sull' Autore

Direi di scrivere soltanto questo: "Potentino, classe 1997. Mi sono laureato in giurisprudenza a Pisa".

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