Torna la richiesta di fare della Basilicata una zona franca energetica e questa volta torna con l’accompagnamento di oltre cento delibere di consigli comunali che rivolgono un auspicio al Governo perché intervenga in tal senso. L’iniziativa , meritoria, è dell’Anci che ,in collaborazione con la regione, ha portato oggi a Potenza una folta rappresentanza di Sindaci per esaminare da vicino i passi da fare e le iniziative da assumere per portare in porto questo vantaggio fiscale che darebbe veramente una spinta allo sviluppo. La questione è ampiamente dibattuta e l’opinione pubblica conosce il valore di questa proposta.
Noi stessi su queste pagine siamo intervenuti più volte, nelle considerazione che solo dalla costruzione di convenienze reali l’attività manifatturiera imprenditoriali può scegliere la basilicata. Il costo dell’energia è una di queste convenienze, forse la più importante per la moltitudine di aziende che sui trasporti ha costruito il suo spazio di business. Il pensiero va alle bisarche che da Melfi ogni giorno prendono la strada per l’Itaia e per l’Europa, così come all’agricoltura che sulle quattro ruote costruisce la sua speranza di successo. Fa piacere, e lo hanno detto sia Adduce che Berlinguer, che questa iniziativa non vede colori, né rivendica padrinaggi ma nasce come consapevolezza generale degli amministratori lucani che occorre fare qualcosa di deciso e di diverso per dare un’accelerata significativa allo sviluppo. Siano adesso i parlamentari ( e possibilmente di tutte le regioni contermini) a lavorare insieme in questa direzione. Si assuma l’iniziativa come un nuovo modo di rapportarsi alla comunità regionale, cocnreto, senza divisioni e con lo spirito originale con cui dalla basilicata sono partiti, dai tempi di Zanardelli, i rappresentanti del popolo.
ZONA FRANCA ENERGETICA, LA MADRE DELLE BATTAGLIE
0
Condividi